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Inps: nel 2020 salgono contributi lavoratori domestici +7,5%, effetto lockdown

I lavoratori sono 920.722, + 64.529, inversione tendenza

di Redazione Soldionline 23 giu 2021 ore 16:06

A cura di Labitalia/Adnkronos


inps_1Nel 2020 i lavoratori domestici per i quali sono stati registrati versamenti contributivi all'Inps sono stati 920.722, con un incremento rispetto al 2019 pari a +7,5% (+64.529 lavoratori). E' quanto rileva l'Inps aggiornamento osservatorio ''Lavoratori domestici''. Tale andamento fa registrate a questa categoria livelli occupazionali precedenti il 2015, interrompendo una tendenza costantemente decrescente iniziata nel 2013.

"Due gli elementi che hanno maggiormente influenzato tale incremento: - sottolinea l'Inps - il lockdown seguito alla prima ondata di diffusione del Covid-19, che ha reso necessario instaurare rapporti di lavoro regolari per consentire al lavoratore di spostarsi liberamente per motivi di lavoro. Successivamente, è intervenuta la norma che ha regolamentato l'emersione di rapporti di lavoro irregolari contenuta nel decreto Rilancio che ha interessato prevalentemente i lavoratori stranieri e i cui effetti probabilmente si estenderanno anche al 2021" .Dalla serie storica degli ultimi sei anni si nota che la diminuzione del numero di lavoratori domestici riscontrata fino al 2019 è simile tra uomini e donne, anche se la composizione per genere evidenzia una netta prevalenza di donne, il cui peso sul totale è aumentato nel corso del tempo, fino a raggiungere nel 2019 il valore massimo degli ultimi sei anni, pari all'88,6%. Rileva inoltre l'Inps. Nel 2020 la distribuzione territoriale dei lavoratori domestici in base al luogo di lavoro indica che il Nord-Ovest è l'area geografica che, con il 30,2%, presenta il maggior numero di presenze, seguita dal Centro con il 27,3%, dal Nord-Est con il 20,3%, dal Sud con il 12,7% e dalle Isole con l'9,5%. La regione che presenta il maggior numero di lavoratori domestici è la Lombardia, con 172.092 lavoratori nel 2020, pari al 18,7%, seguita dal Lazio (13,8%), dall'Emilia Romagna (8,7%) e dalla Toscana (8,6%). In queste quattro regioni si concentra quasi la metà dei lavoratori domestici in Italia.

Forte prevalenza di lavoratori stranieri tra i lavoratori domestici, che nel 2020 sono il 68,8% del totale. Lo rileva l'Inps nell'aggiornamento dell'osservatorio 'Lavoratori domestici'. In riferimento alla distribuzione regionale per nazionalità, nel 2020 la regione con il maggior numero di lavoratori domestici stranieri è la Lombardia, con 137.037 lavoratori (il 21,6% del totale dei lavoratori domestici stranieri), a seguire il Lazio (16,1%) e l'Emilia-Romagna (10,1%). I dati del triennio 2018-2020 mostrano una tendenza più dinamica e generalizzata su tutte le Regioni per i lavoratori domestici italiani, con una crescita del 14,9%. La maggior parte dei lavoratori domestici italiani lavora in Sardegna (13,7%).

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