Il decreto della sentenza pensioni: mini-rimborsi oltre i 2.000 euro (Corriere della Sera)
di Mauro Introzzi 14 mag 2015 ore 06:52 Le news sul tuo SmartphoneIl quotidiano scrive che la bozza del decreto legge sulle pensioni sarebbe pronta. Ma non è facile la strada che il governo si trova davanti dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni nel 2012-13 deciso dall'allora ministro Elsa Fornero ai tempi del governo Monti.
L'idea del Governo è quella di rimborsare tutto o quasi fino a 4/5 volte il minimo. Sopra questa soglia gli arretrati si ridurrebbero molto velocemente. Un’ipotesi potrebbe prevedere il rimborso pieno per quella parte di assegno fino a 1.500 euro lordi al mese (tre volte il minimo), per poi scendere all’80% del dovuto tra i 1.500 e 2 mila euro, al 60% tra i 2 mila e i 2.500 (cinque volte il minimo), per poi essere rapidamente azzerato per gli assegni più alti.
Il Governo, che vuole minimizzare la spesa, punterebbe a un esborso non superiore a 2,5 miliardi di euro nel 2015. Un miliardo e 600 milioni arriverebbe dal cosiddetto tesoretto, le risorse aggiuntive stimate nel Def, mentre il resto, confidano i tecnici di via XX settembre, si potrebbe trovare tra le pieghe del bilancio e accelerando sulla spending review, la revisione della spesa pubblica.