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I banchieri attaccano la Bce (MF)

di Mauro Introzzi 5 set 2019 ore 07:37 Le news sul tuo Smartphone

bce-buildingIl quotidiano finanziario riporta le posizioni di alcuni grandi banchieri europei in vista della prossima riunione della Bce del prossimo 12 settembre. Secondo alcuni di essi, infatti, un taglio dei tassi potrebbe causare più danni che portare benefici.

A manifestare le loro perplessità il numero uno di Deutsche Bank, Christian Sewing, e il ceo di Ubs, Sergio Ermotti. Il primo, nel corso di un convegno a Francoforte, "ha individuato tre difetti nella politica monetaria della Bce". MF li riporta: in primis ulteriori tagli dei tassi "non spingeranno le piccole e medie imprese ad aumentare il ricorso al credito e gli investimenti". Poi "il divario fra i tassi Bce e i tassi Fed comporta per le banche europee uno svantaggio competitivo di 40 miliardi di dollari rispetto alle concorrenti Usa". Infine "il rubinetto della liquidità non sarà più utilizzabile in vista dell'incombente recessione globale".

Secondo Ermotti, invece, "i tassi negativi erodono i risparmi e danneggiano i sistemi previdenziali".

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