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Gas, Mosca taglia ancora i flussi. E il piano della Ue perde pezzi (La Repubblica)

di Redazione Lapenna del Web 26 lug 2022 ore 07:48 Le news sul tuo Smartphone

bandiera-europaIl prezzo del gas è schizzato a 175 euro per megawattora dopo che Mosca ha ridotto ulteriormente i flussi, fino a raggiungere il 20% della capacità del Nord Stream. Lo ha scritto Claudio Tito su La Repubblica.

“La scusa utilizzata da Gazprom è tecnica: manutenzione di una turbina e controlli sul funzionamento dell’altro pezzo, proveniente dal Canada”. Sarebbe la premessa all’interruzione totale delle forniture, una prospettiva che ha messo in allarme l’Unione Europea. 

Martedì l’esame in Consiglio Europeo del piano di emergenza della Commissione, che prevede un taglio obbligatorio, pari al 15% dei consumi di gas in tutti gli Stati.

La sforbiciata, si legge sul quotidiano, sarebbe dovuta scattare se la Commissione, o tre Paesi dell’Ue, avessero dichiarato l’allerta, un meccanismo che ha incontrato il veto di quasi tutti i 27 governi. Sarà quindi rimodulato in maniera sostanziale e dimezzato a un anno. “Dovranno essere almeno 5 i Paesi in stato d’allerta e comunque toccherà al Consiglio europeo, quindi ai leader dei governi, stabilire se è il caso di proclamare l’allarme”, chiarisce Tito nell’articolo.

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