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Fmi, allarme sul debito pubblico. Visco: rischio recessione globale (Corriere della Sera)

di Redazione Lapenna del Web 17 ott 2022 ore 07:22 Le news sul tuo Smartphone

economia-italiaIl governatore della Banca d'Italia non esclude, dato il "futuro incerto", una recessione globale. Queste sono le parole di Ignazio Visco nel suo intervento al Development Committee durante le assemblee di Fmi e Banca Mondiale in corso a Washington. Lo riporta Claudia Voltattorni per il Corriere della Sera di sabato 15 ottobre.

"Le ultime previsioni indicano un marcato rallentamento dell’economia globale," spiega Visco. Un rallentamento che porterà un aumento della povertà soprattutto per "le economie emergenti e in via di sviluppo già in sofferenza". Non sarebbe però la politica monetaria, a suo avviso, ad aver causato la caduta dell'economia, ma l’inflazione perché porta via potere di acquisto ai redditi. La politica monetaria cerca invece di evitare che la crisi porti ad un aspirale che avrebbe effetti negativi fortissimi e strutturali.

A ottobre 2022, la Confcommercio stima un'inflazione del 10% solo in Italia. Così anche il FMI, vista l'impennata dei prezzi, rivede le stime per il 2023, abbassandole (per la quarta volta) e portandole a 2,7%. La direttrice generale Kristalina Georgieva non nega che il rischio di recessione aumenta in molti Paesi, e risulta pertanto fondamentale, a suo avviso, la "formulazione di un'adeguata politica fiscale". Aumentare i tassi provoca un costo in termini di crescita, ma sarebbe, secondo Georgieva, ancora più deleterio non aumentarli abbastanza. L'Italia al momento, spiega Alfred Kammer, si troverebbe in una "situazione complessa", e "dovrà essere molto concentrata sulla sua situazione di bilancio e sulla riduzione del rapporto debito/Pil, nel solco del precedente governo, e gli sviluppi più recenti richiederanno uno sforzo di bilancio più ambizioso".

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