E' il momento della strategia Long Alpha
I rendimenti delle asset class nel primo semestre del 2014 sono stati sorprendentemente positivi in considerazione dello scenario macroeconomico stagnante e dei crescenti rischi geopolitici
di Redazione Soldionline 24 lug 2014 ore 15:34
A cura di Andreas Utermann, Allianz Global Investors Insights
I rendimenti delle asset class nel primo semestre del 2014 sono stati sorprendentemente positivi in considerazione dello scenario macroeconomico stagnante e dei crescenti rischi geopolitici.
I rendimenti azionari si sono attestati intorno al 5-7%, in linea con le nostre previsioni per l’intero esercizio. I rendimenti delle obbligazioni, specialmente dei mercati emergenti in valuta estera, sono stati altrettanto positivi, se non più alti nonostante le nostre aspettative di una graduale normalizzazione della curva dei rendimenti.
A differenza degli anni precedenti, riteniamo che i mercati finanziari possano resistere piuttosto bene. Le aspettative di crescita in genere sono state disattese e la crescita degli utili è risultata nulla in assenza di un aumento dei ricavi.
Mentre le aspettative inflazionistiche rimangono modeste, l’inflazione continua sorprendentemente a scendere favorendo la ripresa del segmento a lungo termine del mercato obbligazionario. Le banche centrali, in particolare la Bank of England, hanno avvertito che la stretta monetaria potrebbe avvenire prima del previsto. Inoltre, l’intensificarsi dei conflitti in Iraq e Ucraina (scontri che minacciano di trasformarsi in una vera e propria guerra civile) potrebbe alimentare i timori sulle forniture di gas e petrolio, gravando sul sentiment nonché sulle prospettive di crescita.
Le valutazioni azionarie e obbligazionarie sembrano su livelli piuttosto estremi, molto probabilmente per la politica monetaria estremamente accomodante che rende alquanto gravosi gli investimenti nel mercato monetario a breve termine, mentre il momentum procede nella direzione sbagliata. Come evidenziato dalla figura a pagina 1, la volatilità misurata in base al VIX (Chicago Board Options Exchange Volatility Index) resta tendenzialmente su livelli molto bassi. Inoltre le offerte pubbliche iniziali (IPO) sono aumentate molto, e questo spesso è un presagio del calo della volatilità nel mercato azionario.
Di conseguenza, per la prima volta negli ultimi quattro anni, gli investitori potrebbero decidere di prendere profitto sulle principali asset class e mantenere una posizione neutrale. Ci sono ancora opportunità puntando sui dividendi, sui segmenti di mercato in crescita e investendo in determinate obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale, oltre ad alcune operazioni cross-currency, tuttavia le condizioni saranno probabilmente piuttosto difficili nei prossimi mesi, a meno che non si verifichi un notevole miglioramento dei fattori macroeconomici, degli utili e del contesto geopolitico. In questo momento è meglio assumere una posizione long alpha che long beta.
I rendimenti delle asset class nel primo semestre del 2014 sono stati sorprendentemente positivi in considerazione dello scenario macroeconomico stagnante e dei crescenti rischi geopolitici.
I rendimenti azionari si sono attestati intorno al 5-7%, in linea con le nostre previsioni per l’intero esercizio. I rendimenti delle obbligazioni, specialmente dei mercati emergenti in valuta estera, sono stati altrettanto positivi, se non più alti nonostante le nostre aspettative di una graduale normalizzazione della curva dei rendimenti.
A differenza degli anni precedenti, riteniamo che i mercati finanziari possano resistere piuttosto bene. Le aspettative di crescita in genere sono state disattese e la crescita degli utili è risultata nulla in assenza di un aumento dei ricavi.
Mentre le aspettative inflazionistiche rimangono modeste, l’inflazione continua sorprendentemente a scendere favorendo la ripresa del segmento a lungo termine del mercato obbligazionario. Le banche centrali, in particolare la Bank of England, hanno avvertito che la stretta monetaria potrebbe avvenire prima del previsto. Inoltre, l’intensificarsi dei conflitti in Iraq e Ucraina (scontri che minacciano di trasformarsi in una vera e propria guerra civile) potrebbe alimentare i timori sulle forniture di gas e petrolio, gravando sul sentiment nonché sulle prospettive di crescita.
Le valutazioni azionarie e obbligazionarie sembrano su livelli piuttosto estremi, molto probabilmente per la politica monetaria estremamente accomodante che rende alquanto gravosi gli investimenti nel mercato monetario a breve termine, mentre il momentum procede nella direzione sbagliata. Come evidenziato dalla figura a pagina 1, la volatilità misurata in base al VIX (Chicago Board Options Exchange Volatility Index) resta tendenzialmente su livelli molto bassi. Inoltre le offerte pubbliche iniziali (IPO) sono aumentate molto, e questo spesso è un presagio del calo della volatilità nel mercato azionario.
Di conseguenza, per la prima volta negli ultimi quattro anni, gli investitori potrebbero decidere di prendere profitto sulle principali asset class e mantenere una posizione neutrale. Ci sono ancora opportunità puntando sui dividendi, sui segmenti di mercato in crescita e investendo in determinate obbligazioni dei mercati emergenti in valuta locale, oltre ad alcune operazioni cross-currency, tuttavia le condizioni saranno probabilmente piuttosto difficili nei prossimi mesi, a meno che non si verifichi un notevole miglioramento dei fattori macroeconomici, degli utili e del contesto geopolitico. In questo momento è meglio assumere una posizione long alpha che long beta.