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BCE: cosa ha detto Mario Draghi nella conferenza del 9 marzo 2017

Durante la conferenza stampa a margine della riunione del consiglio direttivo del 9 marzo 2017 il numero uno BCE Mario Draghi ha commentato le scelte dell'istituto. Un discorso dai toni distesi

di Mauro Introzzi 9 mar 2017 ore 15:32

Grande attesa per la riunione della Banca Centrale Europea di oggi. Come di consueto però, più che dal meeting del Governing Council (che secondo le attese non dovrebbe modificare alcuna impostazione della politica monetaria già in essere) gli occhi degli addetti ai lavori sono puntati sulla conferenza stampa che il governatore Mario Draghi, insieme al vicepresidente BCE Vítor Constâncio, terrà a Francoforte.

A partire dalle 14.30 SoldiOnline.it seguirà in diretta il discorso di Mario Draghi. Ricaricare la pagina per seguire gli aggiornamenti

 

LEGGI ANCHE: Cosa aveva detto Draghi nel discorso del 19 gennaio 2017


LA CONFERENZA DI DRAGHI

ORE 15.30 - Durante il discorso di Mario Draghi l'euro è tornato a 1,06 contro il dollaro e il FTSEMib, il principale indice del mercato italiano, è salito di un punto percentuale, passando da un rosso di mezzo punto a un rialzo dello 0,5%.

 

ORE 15.28 - Si chiude la conferenza stampa di Mario Draghi.

 

ORE 15.22 - Posto che secondo il Governatore l'euro è irrevocabile, secondo Draghi una linea più produttiva di pensiero rispetto a "euro sì o euro no" è: "come possiamo far funzionare meglio l'unione monetaria?" Questo ha dichiarato in risposta a una domanda di un giornalista sul futuro dell'euro. Secondo Draghi l'unione deve essere resa più forte, nell'interesse di tutti.

 

ORE 15.21 - Secondo il presidente BCE l'euro è il pilastro sul quale ogni singolo mercato può prosperare.

 

ORE 15.17 - Draghi ha confermato che la BCE non ha parlato del termine del quantitatie easing e confermato però che se ci fosse necessità l'istituto è pronto a spostare in avanti la scadenza o a aumentare l'entità del programma.

 

ORE 15.12 - Nel rispondere a una domanda Draghi evidenzia che i rischi geopolitici sono sempre valutati nelle decisioni della BCE. Tuttavia negli ultimi 12 mesi i maggiori eventi (come Brexit o referendum in Italia) non hanno avuto grandi impatti economici.

 

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ORE 15.03 - Un giornalista chiede se la linea del consiglio direttivo della BCE sia concordata da tutti i membri o ci sia poco consensus. Draghi ha dichiarato che le decisioni della riunione di oggi sono state consensuali.

 

ORE 14.58 - Draghi ha confermato con forza e convinzione l'assunto che l'euro è IRREVOCABILE.

 

ORE 14.56 - Draghi ha detto che non si è discusso di un nuovo TLTRO. Non è stato menzionato perché il clima è migliorato. Tuttavia se la situazione dovesse peggiorare di nuovo la BCE è pronta a implementare nuovamente la pratica, per cui non ci sono preclusioni di sorta.

 

ORE 14.50 - I ribassi del mercato italiano, frazionali già prima di Draghi, si stanno azzerando e il FTSEMib viaggia verso la parità.

 

ORE 14.50 - I rischi di deflazione, secondo Draghi, sono praticamente spariti. Draghi mette in evidenza che differentemente rispetto alle ultime uscite non è stato usata la frase legata alla necessità per la BCE di utilizzare qualsiasi strumento a sua disposizione per perseguire i propri obiettivi. Un modo per togliere un'urgenza sulle misure anti deflazione che non sembra più esserci.

 

ORE 14.47 - In risposta a una domanda Draghi evidenzia come la politica monetaria della BCE abbia avuto successo e snocciola qualche numero e qualche dato: il PIL è cresciuto in modo stabile, il sentiment dell'economia è ai massimi dal 2011, il PMI index è il più alto dall'aprile 2011, la disoccupazione è ai mimini da maggio del 2009, l'occupazione continua a crescere. Tutti accadimenti che evidenziano come la BCE abbia lavorato in modo corretto.

Tra gli altri successi della BCE Draghi cita il deleverage delle aziende non finanziarie e l'uniformità che hanno raggiunto le varie economie europee.

 

ORE 14.46 - Si chiude la presentazione di Draghi, spazio alla sessione di domande e risposte.

 

draghi-mario-bceORE 14.45 - Come fa sempre in praticamente ogni uscita pubblica Mario Draghi si auspica che le riforme strutturali vengano presto implementate a favore di occupazione e investimenti. Ci vuole "più impegno" da parte degli Stati, anche sotto il profilo delle politiche fiscali.

 

ORE 14.43 -Draghi ha evidenziato come le stime della BCE sono condizionate alla piena implementazione della politica monetaria programmata dell'istituto.

 

ORE 14.42 - La BCE ha rivisto al rialzo le attese sull'inflazione del 2017. Ecco le stime di Fancoforte:

 

 

ORE 14.40 - Le nuove stime (alzate per il 2017 e il 2018) della BCE sul PIL:

 

 

ORE 14.38 - Secondo Draghi sono in crescita investimenti e consumi. Tuttavia la lenta implementazione delle riforme strutturali potrebbe rallentare il ritmo di crescita.

 

ORE 14.37 - Il PIL è salito dello 0,4% nel quarto trimestre. I dati confermano che la crescita economica sta accelerando a ritmi via via più sostenuti.

 

ORE 14.35 - Un grado sostanziale di sostegno è necessario per accompagnare l'inflazione nel medio termine. Ma se le previsioni dovessero diventare meno favorevoli la BCE è pronta a aumentare il programma di acquisti per dimensioni o durata.

 

ORE 14.34 - Secondo Draghi le misure di politica monetaria hanno preservato le condizioni favorevoli finanziarie per l'area euro.

 

ORE 14.31 - La BCE continua di attendere di mantenere i livelli bassi per un periodo esteso di tempo e per un tempo maggiore rispetto a quello del quantitative easing. Da aprile il ritmo degli acquisti sul mercato passerà da 80 a 60 miliardi al mese almeno fino alla fine dell'anno. Verranno anche reinvestiti i proventi degli investimenti in scadenza.

 

ORE 14.30 - Draghi conferma quanto scritto nel comunicato BCE sulla conferma dei tassi di interesse e sulla politica monetaria non convenzionale.

 

ORE 14.30 - Inizia il discorso di Mario Draghi a Francoforte, accanto a Draghi Vítor Constâncio.

 

BCE: TASSI E POLITICA INVARIATI

ORE 13.45

bce-sedeLa BCE avvisa che nella riunione odierna il consiglio direttivo ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%. Il Consiglio direttivo continua ad attendersi che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività.

Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, il Consiglio direttivo conferma che continuerà a condurre gli acquisti nell’ambito del programma di acquisto di attività (PAA) all’attuale ritmo mensile di 80 miliardi di euro sino alla fine di questo mese e che da aprile intende proseguire gli acquisti netti a un ritmo mensile di 60 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2017 o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non riscontrerà un aggiustamento durevole dell’evoluzione dei prezzi, coerente con il proprio obiettivo di inflazione. Contestualmente agli acquisti netti sarà reinvestito il capitale rimborsato sui titoli giunti a scadenza acquistati nel quadro del PAA. Se le prospettive diverranno meno favorevoli o se le condizioni finanziarie risulteranno incoerenti con ulteriori progressi verso un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione, il Consiglio direttivo è pronto a incrementare il programma in termini di entità e/o durata.

Ora la palla passa a Draghi, che illustrerà i motivi di tali decisioni nella conferenza stampa delle ore 14.30.


ASPETTANDO LA BCE

ORE 12.30
mario-draghi_2La Banca Centrale Europea dovrebbe confermare l’attuale politica monetaria espansiva: il tasso di interesse di riferimento dovrebbe restare fermo allo 0% mentre i saggi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale dovrebbero rimanere invariati rispettivamente allo 0,25% e al -0,40%.
Invariato, nell’ambito delle misure non convenzionali di politica monetaria, dovrebbe restare anche il programma di quantitative easing modificato 2 sedute fa (quella dell’8 dicembre 2016) e confermato nella scorsa (quello del 16 gennaio 2017). Un programma che prevede acquisti mensili di attività per 80 miliardi di euro sino alla fine di marzo 2017 per poi passare a fino a fine anno ad acquisti pari a 60 miliardi di euro al mese.
Una mossa che molti hanno intravisto come un tapering occulto ma che Mario Draghi – in molte occasioni pubbliche – ha definito come una naturale evoluzione della manovra e non come una sua parte terminale.

Nelle scorse ore alcuni addetti ai lavori hanno detto la propria sulla riunione di oggi. Il consensus generalizzato è che Francoforte non toccherà i tassi né la propria impostazione accomodante. Secondo Franck Dixmier, Global Head of Fixed Income di Allianz Global, però, l'aumento a sorpresa dell'inflazione registrato in Germania nel mese di febbraio (+2,2% anno su anno) è destinato a scatenare il dibattito sul mantenimento da parte della banca centrale del suo programma di acquisto di asset al ritmo attuale. Tuttavia l’inflazione di base di tutta la zona euro rimane contenuta e quindi, secondo l’esperto, la BCE ribadirà che ci vorrà del tempo affinché il tasso di inflazione raggiunga il suo obiettivo.

La questione principale, quindi, è legata al quando la BCE potrà modificare la propria politica. Per gli economisti di IntesaSanpaolo la riunione odierna sarà interlocutoria e il Consiglio prenderà atto dei progressi dell’economia reale, rivedendo, probabilmente, al rialzo le stime di inflazione 2017. "Non escludiamo che il Consiglio possa iniziare a valutare quando e a quali condizioni avviare il dibattito sull’uscita, ma la BCE ribadirà che in assenza di un rialzo duraturo dell’inflazione core è prematuro discutere sulla rimozione delle misure non convenzionali (QE e tassi negativi)", hanno precisato gli esperti.

 

IL DISCORSO DI DRAGHI IN DIRETTA

 

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