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Le decisioni della BCE e cosa ha detto Mario Draghi (6 giugno 2019)

La BCE ha confermato la sua politica monetaria, convenzionale e non, e dichiarato che prevede che i tassi di interesse di riferimento si mantengano pari a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020. Le informazioni sul TLTRO

di Redazione Soldionline 6 giu 2019 ore 16:02

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Per oggi, 6 giugno 2019, era in programma a Vilnius, in Lituania, una nuova riunione della BCE, la quarta del 2019 e la prima dell'anno fuori da Francoforte.

SoldiOnline.it seguirà in diretta la conferenza stampa di Draghi. Ricordate di ricaricare la pagina per gli ultimi aggiornamenti.

Cosa aveva detto Mario Draghi a margine della riunione del 10 aprile 2019

 

In questa diretta:

 

15.30 - IL COMUNICATO STAMPA SUL TLTRO

Alle 15.30 la BCE ha diffuso i dettagli sulla terza tornata di TLTRO, il cui lancio è stato annunciato la scorso 7 marzo 2019. Le operazioni partiranno nel mese di settembre 2019, finiranno nel marzo del 2021 e avranno ognune delle durate biennali.

Queste TLTRO aiuteranno a preservare le favorevoli condizioni sui prestiti e supportare l'atteggiamento accomodante della politica monetaria. Sotto il profilo del costo per le banche, il tasso di interesse sarà fissato a 10 punti base sopra il tasso medio di rifinanziamento per tutta la durata di ogni operazione. Per le controparti che superano il benchmark di prestito si applicherà invece un tasso di interesse più basso, che può essere tanto basso quanto il tasso medio del deposito più 10 punti base.

Il comunicato stampa della BCE ricorda poi che le prime due TLTRO sono state annunciate nel giugno 2014 e nel marzo 2016. Che si tratta di operazioni mirate, perché l'importo che le banche possono prendere in prestito, nonché il tasso debitore, sono collegati ai loro prestiti a società non finanziarie e famiglie (esclusi i prestiti per l'acquisto di una casa). E che le controparti hanno diritto a prendere a prestito fino al 30% del totale dello stock di prestiti idonei al 28 febbraio 2019.

 

14.30 - BCE: LA DIRETTA DELLA CONFERENZA DI MARIO DRAGHI

15.29 - Termina la conferenza stampa di Mario Draghi.

15.20 - Il presidente BCE, nel rispondere a una domanda sul "whatever it takes" ha evidenziato che le condizioni attuali non sono paragonabili a quelle del luglio 2012. I livelli di occupazione e salari sono decisamente differenti. Tuttavia bisogna essere preparati ad ogni evenienza.

15.12 - Secondo quanto dice Draghi siamo ancora lontani da una normalizzazione della politica monetaria.

15.07 - Sul TLTRO sono stati considerati 2 temi: il primo legato alle pressioni che le banche avranno nei prossimi mesi, sulle scadenze relative alla risituzione di liquidità. Il secondo quello di aiutare il sistema economico con nuove risorse.

15.00 - Le decisioni di oggi, secondo quanto detto di Mario Draghi, sono state prese all'unanimità.

14.57 - Draghi ha dichiarato che alcuni membri del board hanno portato al tavolo la possibilità di tagli di tassi, altri la possibilità di riavviare il programma di acquisto delle attività sul mercato o l'estensione della forward guidance. Ma non è stato affrontato il tema di quando innescare cosa, nelle varie ventualità.

14.53 - Un giornalista ha formulato una domanda sui Minibot italiani. Draghi ha parlato delle ultime indicazioni emerse dalla Commissione Europea e detto che l'Italia ora dovrà presentare un credibile piano di rientro a medio termine dei suoi conti. I Minibot o sono soldi (e poi sarebbero illegali) o sono debiti (e poi lo stock di debito salirebbe). Tertium non datur.

14.49 - Rispondendo a una domanda, Mario Draghi ha comunicato che l'allungamento della guidance arriva dalle incertezze legate ad alcuni accadimenti, come la Brexit o le tematiche relative alla guerra commerciale.

14.48 - Secondo l'economista c'è una bassa probabilità di recessione.

14.47 - Finisce l'intervento di Mario Draghi. Via alla sessione di domande e risposte.

14.46 - Secondo Draghi è prioritario migliorare il funzionamento e l'integrazione per l'unione bancaria e l'unione del mercato dei capitali.

14.45 - Per il numero uno BCE un continuo sostegno da parte della politica monetaria è essenziale per l'area. Tuttavia è necessario una serie di interventi strutturali, sotto forma di riforme, da parte dei paesi membri dell'area euro, soprattutto su lavoro e investimenti. Soprattutto per i paesi gravati da un debito pubblico più elevato.

mario-draghi_314.44 - Secondo Draghi le misure prese oggi continueranno a sostenere l'accesso al credito e l'attività bancaria.

14.42 - L'inflazione dovrebbe alzarsi nel medio periodo, sostenuta da molti fattori come la crescita dei salari e dell'attività economica.

14.41 - Il problema del protezionismo e quello dei mercati emergenti potrebbero influire sulla crescita.

14.40 - La BCE ha cambiato le proiezioni su PIL e inflazione. Le stime sul PIL sono state riviste al rialzo per 2019, 2020 e 2021. Ecco il tweet su attese sul PIL e inflazione:

14.38 - Il numero uno della BCE commenta i dati macroeconomici relativi alla crescita, penalizzata dalle incertezze geopolitiche e commerciali. Nonostante questo il mercato del lavoro continua a migliorare.

14.35 - Secondo quanto detto da Draghi il consiglio è determinato a intervenire in caso di situazioni avverse. Con ogni strumento disponibile.

14.33 - Mario Draghi sta spiegando le indicazioni già comunicate nella nota della BCE: tassi invariati, che rimarranno a questi livelli fino a metà 2020 e in ogni caso finché sarà necessario. Poi il reinvestimento del capitale rinveniente dalle scadenze dei titoli di stato acquistati. Infine le modalità dei TLTRO III: il tasso di ogni operazione sarà stabilità oltre i 10 punti base oltre la media del tasso di rifinanziamento. Per le banche il cui prestito netto ammissibile supera un valore di riferimento, il tasso sarà più basso fino al tasso medio dei depositi più 10 punti. Seguiranno, alle 15.30, altre indicazioni tramite una nota stampa.

14.31 - Inizia a Vilnius la conferenza stampa di Mario Draghi, il numero uno della BCE. Il banchiere spiegherà com'è andata la riunione del Consiglio direttivo di oggi. A fianco del presidente Draghi c'è Luis de Guindos Jurado, l'attuale vicepresidente della Banca Centrale Europea.

 

ORE 13.45 - BCE: TASSI INVARIATI

Come nelle attese la riunione odierna della BCE non ha fornito novità in merito alla politica monetaria.

Il Consiglio direttivo ha deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0%, allo 0,25% e al -0,40%.

Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli pari a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per assicurare che l’inflazione continui stabilmente a convergere su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine.

La BCE ha aggiunto che intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Per quanto riguarda le modalità della nuova serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT III) trimestrali, il Consiglio direttivo ha deciso che per ciascuna operazione sarà fissato un tasso di interesse superiore di 10 punti base rispetto al tasso medio applicato alle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema per la durata della rispettiva OMRLT.

 

BCE: QUALI ERANO LE ATTESE DEGLI ANALISTI

Secondo gli analisti di IntesaSanpaolo il Consiglio manterrà una retorica assai accomodante e confermerà la disponibilità a fare di più usando tutti gli strumenti disponibili in caso di necessità. Gli esperti non si aspettano un rialzo dei tassi di interesse nei prossimi 12 mesi.

I verbali della riunione di aprile hanno confermato che la BCE intende modulare il prezzo delle nuove aste in base all’evoluzione dello scenario. La BCE potrebbe, quindi, voler raccogliere maggiori informazioni dai dati e attendere la riunione di fine luglio. Le condizioni di prezzo potrebbero essere utilizzate come backstop o come uno strumento per modulare la stance di politica monetaria. Il nostro scenario centrale è che il Refi verrà fissato come costo massimo per le banche che prenderanno a prestito nelle nuove TLTRO e che gli incentivi prevedranno riduzioni di tasso in negativo. Ma non escludiamo scenari alternativi in cui il Refi sia indicato come tasso centrale o tasso minimo.
Per quanto concerne i tassi di interesse, pensiamo che la BCE vorrà confermare la guidance nella formulazione attuale e che difficilmente introdurrà novità prima di settembre. Il solo riferimento a possibili misure volte a mitigare l’effetto avverso dei tassi negativi sulla profittabilità delle banche ha impresso un impulso ribassista alla struttura dei tassi a breve. I mercati scontano un rialzo del tasso sui depositi solo nella seconda parte del 2020. Il nostro scenario centrale è di un primo rialzo dei tassi a giugno 2020 e quindi di un secondo rialzo per la fine del prossimo anno.

 

Secondo gli analisti di Generali Investments la BCE dovrebbe mandare un altro messaggio accomodante ai mercati, e probabilmente renderà noto qualche dettaglio relativo ai prossimi prestiti mirati alle banche.

La situazione attuale sarà probabilmente considerata in linea rispetto alle precedenti attese della Banca, e ci aspettiamo solo piccoli aggiustamenti nell'aggiornamento delle proiezioni macroeconomiche. Tuttavia, i resoconti dell'ultimo incontro hanno rivelato una forte incertezza tra i membri del Consiglio sulle prospettive economiche, ragion per cui il funzionamento dei prossimi TLTRO dipenderà strettamente dal quadro macro e da come il settore bancario trasmette all’economia reale le decisioni di politica monetaria. 
Dato l'allentamento della crescita dei prestiti alle imprese (dal 4,3% su base annua a settembre, al 3,5% a marzo) alla luce dei vari rischi al ribasso (ad esempio dazi, hard Brexit, rischi politici in varie economie dell'area euro), ci aspettiamo TLTRO generosi. Tuttavia, i commenti suggeriscono che saranno meno generosi rispetto agli ultimi, quando le banche potevano ottenere questi prestiti al meglio ad un tasso di deposito del -0,4%. La BCE potrebbe già annunciare alcuni dettagli del TLTRO giovedì, ma al di là di questo invierà nuovamente un messaggio accomodante ai mercati.

 

Frank Borchers - Senior Portfolio Manager di ETHENEA - pone l'accento sul rallentamento dell'inflazione, che si allontana dall'obiettivo della BCE del 2%, situazione che potrebbe convincere la banca centrale a rivedere la propria posizione sui tassi di interesse.

A maggio, l’inflazione dell’Eurozona è stata significativamente inferiore alle aspettative: dopo l’impennata di aprile al +1,7% è caduta all’1,2% anno su anno. Benché i prezzi dell’energia siano aumentati sensibilmente rispetto al mese precedente, una situazione di base negativa sta ora deprimendo anche l’andamento dei prezzi energetici. L’inflazione complessiva è diminuita dall’1,3% allo 0,8% anno su anno, prevalentemente a causa della normalizzazione della componente servizi, dopo la correzione al rialzo di aprile, legata al periodo pasquale. Questo significa che il tasso di inflazione si sta ulteriormente allontanando dall’obiettivo Bce del 2%. Anche le prospettive di crescita sono diventate più incerte a causa dell’inasprirsi della guerra commerciale e dell’irrisolta questione Brexit. A nostro parere, questo fa aumentare il rischio che la Banca centrale europea possa nuovamente rivedere la propria posizione sui tassi di interesse. Inoltre, ci aspettiamo che la Bce annunci i dettagli sul pricing del terzo Tltro, previsto a settembre 2019, il programma di rifinanziamento a lungo termine per le banche avviato nel 2014. Per quanto riguarda la direzione futura della politica monetaria della Bce, è centrale capire come fisserà i tassi di interesse.

 

VIDEO CONFERENZA STAMPA DRAGHI

 

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