BCE, le dichiarazioni di Christine Lagarde
Nella riunione odierna la BCE ha confermato i tassi di interesse: il saggio di riferimento resta fermo allo zero mentre quello sui depositi è negativo e pari al -0,5%.
di Edoardo Fagnani 29 ott 2020 ore 15:35Gli argomenti
Nessuna sorpresa dalla riunione della BCE.
L'istituto centrale ha confermato i tassi di interesse: il saggio di riferimento resta fermo allo zero mentre quello sui depositi è negativo e pari al -0,5%. La banca centrale ha ribadito che i tassi resteranno a questi livelli almeno fino a quando l'inflazione convergerà in maniera robusta vicina ma al di sotto del 2%.
Inoltre, la BCE ha confermato l'ammontare del pandemic emergency purchase programme (PEPP) pari a 1.350 miliardi di euro.
Ore 14.30: la conferenza stampa di Christine Lagarde
Ore 15.34 - Si è conclusa la conferenza stampa di Christine Lagarde. Prossimo appuntamento il 10 dicembre 2020, sempre a Francoforte.
Ore 15.29 - Christine Lagarde segnalato che la BCE è attenta ai movimenti dei tassi di cambio, in quanto potrebbero avere effetti sull'inflazione.
Ore 15.23 - Christine Lagarde ha ricordato che la BCE ha tutti gli strumenti adeguati per supportare la ripresa dell'economia europea.
Ore 15.19 - Christine Lagarde ha sottolineato il ruolo delle banche per raggiungere tutti i soggetti economici (imprese e lavoratori).
Ore 15.15 - Secondo Christine Lagarde ci sono pochi dubbi che la BCE agirà a dicembre.
Ore 15.05 - Christine Lagarde ha ribadito che nella riunione odierna non si sono discusse modifiche alle misure di politica monetaria.
Ore 14.55 - Secondo Christine Lagarde il dato sul Pil nell'area euro relativo al terzo trimestre 2020 potrebbe sorprendere in positivo, mentre i dati di novembre potrebbero essere negativi e influenzati dall'andamento della pandemia da Covid-19.
Ore 14.49 - Christine Lagarde ha segnalato che il Consiglio Direttivo è già al lavoro per ricalibrare le misure di politica monetaria, che riguarderanno tutti gli strumenti a disposizione; la numero uno della BCE ha aggiunto che che sarà sfruttata la flessibilità garantita dal pandemic emergency purchase programme (PEPP).
Ore 14.47 - Inizia la sessione domande/risposte.
Ore 14.46 - La numero uno della BCE ha ribadito l'importanza di politiche di bilancio coordinate.
Ore 14.44 - Secondo Christine Lagarde l'inflazione nell'area euro resterà negativa fino a inizio 2021.
Ore 14.40 - Christine Lagarde ha evidenziato che i recenti dati segnalano un possibile rallentamento dell'attività nel quarto trimestre del 2020.
Ore 14.35 - Christine Lagarde ha sottolieato che nella riunione di dicembre saranno ricalibrati gli strumenti di politica monetaria.
Ore 14.33 - A Francoforte ha preso il via la conferenza stampa di Christine Lagarde.
Ore 13.45: le decisioni sulla politica monetaria
Nella riunione del 29 ottobre 2020 la BCE ha confermato i tassi di interesse: il saggio di riferimento resta fermo allo zero mentre quello sui depositi è negativo e pari al -0,5%. La banca centrale ha ribadito che i tassi resteranno a questi livelli almeno fino a quando l'inflazione convergerà saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.
Inoltre, la BCE ha confermato l'ammontare del pandemic emergency purchase programme (PEPP) pari a 1.350 miliardi di euro. L'orizzonte temporale resta esteso almeno fino alla alla fine di giugno 2021, mentre i proventi saranno reinvestiti almeno fino alla fine del 2022. La BCE ha precisato che gli acquisti continueranno a essere condotti in maniera flessibile, fino a quando giudicherà superata la fase di crisi dovuta all'epidemia da coronavirus.
Parallelamente la BCE ha confermato che gli acquisti nell'ambito dell'asset purchase programme (APP) continueranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, unitamente agli acquisti nel quadro della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi sino alla fine dell’anno. Gli acquisti proseguiranno fino quando la BCE inzierà ad alzare i tassi di interesse di riferimento.
Infine, la banca centrale continuerà a fornire ampia liquidità attraverso le operazioni di rifinanziamento denominate TLTRO III, che hanno registrato forte interesse dagli istituto di credito.
il Consiglio direttivo valuterà con attenzione le informazioni più recenti, inclusi la dinamica della pandemia, le prospettive per la disponibilità di un vaccino e l’andamento del tasso di cambio. Il nuovo esercizio delle proiezioni macroeconomiche degli esperti dell’Eurosistema a dicembre consentirà un riesame approfondito delle prospettive economiche e del quadro complessivo dei rischi. Sulla base di questo riesame aggiornato, il Consiglio direttivo ricalibrerà i suoi strumenti, ove opportuno, al fine di rispondere all’evolvere della situazione e di assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica e contrastare l’impatto negativo della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione. Questo agevolerà una stabile convergenza dell’inflazione verso il livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria.
Ore 11.15: cosa prevedono gli analisti dalla BCE del 29 ottobre 2020
Secondo Peter Allen Goves - Fixed-Income Research Analyst di MFS IM – nelle prossime riunioni la BCE potrebbe decidere per un ulteriore allentamento della politica monetaria.
Non ci si aspetta un cambiamento sostanziale nella politica monetaria, ma, a nostro avviso, l'aumento dei rischi potrebbe comportare un maggiore allentamento nelle riunioni successive. Prima di intervenire ancora, la BCE potrebbe voler attendere la prossima serie di proiezioni degli esperti, previste a dicembre, e fare un bilancio degli eventi in corso.
Il principale rischio di ribasso riguarda il modo in cui le rinnovate preoccupazioni legate al Covid-19 peseranno sulle prospettive economiche e il contesto di inflazione contenuta. Viviamo in un mondo in cui, nonostante i livelli record di sostegno monetario, l'ultima rilevazione IPCA è stata dello -0,3% su base annua a settembre (con il core allo 0,2% su base annua). Nel frattempo le previsioni della BCE per l'inflazione a lungo termine sono al di sotto del target e le aspettative di inflazione basate sul mercato rimangono sottotono.
È probabile che vi sia un ulteriore conferma di come la BCE accolga con favore le iniziative fiscali dell'UE. La stessa Lagarde nell'ultimo incontro ha dichiarato che "per quanto riguarda le politiche fiscali, una posizione ambiziosa e coordinata resta fondamentale". Il Presidente ha parlato ancora una volta del doppio ruolo del PEPP e di come una delle sue funzioni chiave sia quella di stabilizzare i mercati e garantire una corretta trasmissione della politica della BCE.
Anche Gero Jung - Chief Economist di Mirabaud AM – ritiene che la riunione del 29 ottobre sarà di transizione, in attesa di nuove misure in quella successiva di dicembre.
In occasione del meeting di questo giovedì, non ci aspettiamo che la BCE annunci ulteriori misure di stimolo adesso. Riteniamo però che l’istituto di Francoforte manterrà un orientamento di politica monetaria ultra-accomodante, creando aspettative per un ingente aumento delle misure di Quantitative Easing nel meeting di dicembre.
Per quanto riguarda le indagini sulle imprese di ottobre è emerso che l'attività industriale continua la ripresa e sta nettamente sovraperfomando il settore dei servizi. Mentre il calo del sentiment nel comparto dei servizi non sorprende - considerate le nuove misure restrittive in molti Paesi europei - il miglioramento del settore manifatturiero è incoraggiante. In particolare, l'industria manifatturiera tedesca - il relativo indice PMI è salito a 58 punti, un massimo di 2 anni e mezzo - suggerisce che l'attività industriale sta continuando a crescere.
Konstantin Veit - Senior Portfolio Manager Euro Rates Desk di PIMCO – segnala che la riunione decisiva della BCE sarà quella di dicembre.
Il Consiglio continuerà ad aumentare ed estendere il programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) anche a dicembre - dagli attuali 1,35 trilioni di miliardi di euro di acquisti fino alla fine di giugno 2021 - poiché le prospettive di inflazione non riescono a convergere sufficientemente verso la configurazione pre-pandemica. Il Consiglio potrebbe utilizzare la prossima riunione per preparare il mercato a un ulteriore allentamento a dicembre.
Le politiche della BCE sostengono gli asset di rischio europei ma la situazione spread è migliorata, i rischi per le prospettive macroeconomiche sono al ribasso e un regime di forte dominio fiscale rimane elusivo.
La BCE aumenterà ed estenderà il PEPP non appena si terrà la riunione di dicembre. Appaiono ragionevoli ulteriori 600 miliardi di euro di acquisti, portando il PEPP vicino a 2 trilioni di euro e al 17% del PIL dell'area euro e prolungando gli acquisti di sei mesi fino alla fine del 2021.
Secondo François Rimeu - senior strategist di La Française AM - la BCE dovrebbe mantenere un approccio wait and see, in attesa dei nuovi dati macroeconomici nella riunione di dicembre
La BCE dovrebbe – con ogni probabilità – mantenere l’approccio wait-and-see adottato a settembre e cercare di guadagnare tempo per raccogliere dati in vista della riunione di dicembre e delle nuove proiezioni.
Ciononostante, i rischi per l’outlook economico europeo e le disparità fra i vari Paesi stanno nuovamente aumentando, con un forte incremento dei nuovi contagi e nuove misure di contenimento. Inoltre, gli ultimi dati sull’inflazione sono stati deludenti.
Pertanto, la Banca centrale dovrebbe accennare di essere pronta a mettere in campo un ulteriore allentamento se la crisi dovesse peggiorare. Riteniamo che la BCE lascerà aperte tutte le altre opzioni fino alla prossima riunione. Inoltre ci aspettiamo che Christine Lagarde enfatizzi l’importanza del coordinamento fra politiche monetarie e fiscali e spinga i governi a fare di più per risollevare l’economia dell’eurozona.
Il video della conferenza stampa di Christine Lagarde del 29 ottobre 2020 (dalle 14.30)