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Il rischio referendum è un bluff (MF)

di Mauro Introzzi 21 set 2016 ore 07:08 Le news sul tuo Smartphone

credit-suisse2Il quotidiano finanziario riprende un’analisi del Credit Suisse sul referendum costituzionale sulla riforma del Senato. Secondo gli analisti della banca d’affari una vittoria del no - dipinta da molti come un’ipotesi con conseguenze preoccupanti - non avrebbe conseguenze drammatiche. 

Secondo l’istituto se il referendum non passasse non ci sarà un’impennata dello spread. Decisamente poso probabile, il Credit Suisse gli assegna l’1% di probabilità, l’uscita dell’Italia dall’euro.

Nel pezzo si riprende anche un report si un’altra banca d’affari, HSBC. Secondo gli analisti di quest’ultima nel tentativo di fare vincere il sì, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella legge di Stabilità rivedrà al rialzo l’obiettivo del deficit/pil per poter tagliare le tasse e aumentare la spesa pubblica. Con la Commissione Europea che accetterà una maggior flessibilità.

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