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Continuare a privilegiare titoli di minore qualità (BBB/BB)

In agosto è proseguito il trend rialzista dei rendimenti dei titoli di Stato di riferimento, sotto la spinta delle aspettative di un ridimensionamento dello stimolo monetario della Fed statunitense

di Redazione Soldionline 28 ago 2013 ore 14:12
Articolo a cura di CREDIT SUISSE

I rendimenti dei titoli di Stato stabiliscono nuovi range più elevati

In agosto è proseguito il trend rialzista dei rendimenti dei titoli di Stato di riferimento, sotto la spinta delle aspettative di un ridimensionamento dello stimolo monetario della Fed statunitense. Prevediamo che i rendimenti dei Treasury USA rimangano molto volatili fino alla prossima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) (prevista per il 17–18 settembre) e in vista della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro USA. Un eventuale calo dei rendimenti potrebbe comunque essere determinato da una dichiarazione nettamente distensiva in occasione della riunione, con la
quale il comitato dimostri di non avere l’intenzione di danneggiare la ripresa alimentando un aumento incessante dei rendimenti corporate e ipotecari, oppure qualora la stabilizzazione degli indicatori economici determinasse un ridimensionamento molto più progressivo degli acquisti di titoli. Al contrario, se la riunione del FOMC portasse ad esiti diversi, i rendimenti potrebbero attraversare un periodo di eccessi, che provocherebbero a loro volta ripercussioni
negative sull’economia reale, per poi portare alla fine ad una nuova stabilizzazione dei rendimenti, non lontana dai livelli correnti.

Opportunità d’ingresso nel credito investment-grade a medio termine
Mentre il nostro scenario principale prevede una stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari, l’incertezza resta molto elevata. Agli investitori prudenti raccomandiamo quindi di privilegiare ancora il credito investment-grade a breve scadenza (1–3 anni). Per gli investitori propensi al rischio in grado di sopportare la volatilità, rendimenti obbligazionari più elevati offrono ora l’opportunità di iniziare a valutare scadenze più lunghe nel segmento investment-grade (v. grafico
sottostante per il nostro posizionamento tra le diverse valute e i paesi), oltre alle posizioni correnti nel credito ad alto rendimento. Oltre ad un miglioramento del quadro macroeconomico, i fondamentali delle imprese restano solidi e le condizioni di finanziamento piuttosto favorevoli: tutti elementi che sottolineano prospettive positive del tasso d’insolvenza. Contemporaneamente, il recente incremento dei tassi potrebbe pesare sulle società più indebitate.

Evitare quindi il credito con rating CCC e B, per privilegiare invece BBB/BB e obbligazioni bancarie Lower-Tier 2
Consigliamo di evitare d’investire in titoli di credito con rating CCC e B. Tra i settori, i finanziari hanno realizzato performance nettamente superiori agli emittenti industriali. Prevediamo che questo trend rallenti, e consideriamo meno probabile un’ulteriore inclinazione della curva dei rendimenti (particolarmente favorevole per il settore).
Ciononostante, riteniamo interessanti le obbligazioni bancarie Lower-Tier 2, soprattutto per il debito richiamabile. Dopo la recente sottoperformance, dovuta in parte alla loro sensibilità relativamente marcata ai rendimenti dei Treasury USA, le obbligazioni emergenti in valute forti offrono un carry interessante, ma crediamo che i fondamentali possano continuare a limitare il loro potenziale incremento. Manteniamo, infine, una posizione positiva sugli emittenti italiani e spagnoli, ma non prevediamo che continuino a mantenere lo stesso livello di sovraperformance rispetto agli emittenti dei principali paesi europei. Riteniamo che la maggior parte dei guadagni sarà generata più probabilmente dal carry.
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