Conti in Svizzera, l’accordo sul Fisco. Addio anonimato, così le sanzioni (Corriere della Sera)
di Mauro Introzzi 9 gen 2015 ore 07:09 Le news sul tuo SmartphoneIl Corriere della Sera riporta che il governo ha spianato in queste ore la strada al rientro dei capitali detenuti illecitamente all’estero. L’esecutivo sarebbe infatti pronto a chiudere l’accordo bilaterale con la Svizzera, un passaggio cruciale per il successo della voluntary disclosure varata a fine anno, il meccanismo che prevede l’autodenuncia dei redditi nascosti oltreconfine con il pagamento delle imposte dovute e di sanzioni penali ed amministrative ridotte.
La nuova intesa prevede - a regime dal 2017 e su richiesta per ora - lo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali dei due Paesi, un nuovo sistema di tassazione dei lavoratori transfrontalieri italiani, ma anche l’uscita della Confederazione dalla «black list» dei Paesi che l’Italia considera non collaborativi dal punto di vista fiscale. Una circostanza, questa, che alleggerirebbe non di poco le sanzioni previste dalla voluntary disclosure, rendendo molto più allettante la regolarizzazione per i contribuenti.
Per la riemersione dei capitali detenuti illecitamente nei Paesi “collaborativi”, infatti, le sanzioni per la mancata denuncia dei redditi esteri in dichiarazione scendono dal 5-6% al 3%, mentre non si applica il raddoppio della sanzione minima relativa al mancato pagamento delle imposte. Ma soprattutto le annualità accertabili passerebbero dalle ultime dieci alle ultime cinque: in pratica si pagherebbero solo le tasse dovute dal 2009, e non dal 2004, ad oggi.