Consulta sulle pensioni, conto a 13 miliardi (La Repubblica)
di Mauro Introzzi 4 mag 2015 ore 07:04 Le news sul tuo SmartphoneIl quotidiano calcola quanto potrebbe incidere sui conti pubblici la bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, del decreto sulle pensioni di dicembre 2011, la cosiddetta Legge Fornero, mediante il quale il governo Monti congelò per due anni gli scatti su tutte le pensioni dai 1450 euro in su in modo da ridurre il deficit, rendere il debito più sostenibile e garantire la continuità degli impegni dello Stato. Oggi gli equilibri del Paese sono più stabili di tre anni e mezzo fa, ma il conflitto fra interpretazione della Costituzione italiana, regole europee e risorse è più acuto che mai. Lo è al tal punto che, in ambienti del governo, sta emergendo l'idea di chiedere un rinvio del caso alla Corte di giustizia europea, per chiarire se la sentenza della Consulta italiana sia coerente con gli impegni di bilancio firmati a Bruxelles.
Il governo italiano potrebbe così chiedere alla Corte di Lussemburgo se la sentenza dei giudici di Roma sia compatibile con il nuovo Patto di Stabilità (il “Six Pack” e il “Two Pack”).
Sarebbe la prima volta che uno stato si rivolge alla giustizia europea contro la sua stessa Corte costituzionale e probabilmente Matteo Renzi vorrà evitare una mossa così destabilizzante. Ma il conto è salato: si stima che la decisione della Corte Costituzionale inciderà per 13 miliardi di euro sui conti statali.