Come investire dopo il rally azionario nel 2013
Le azioni probabilmente registreranno una performance migliore rispetto all’obbligazionario per un prolungato periodo di tempo. Tuttavia, gli investitori dovrebbero tenere gli occhi aperti
di Edoardo Fagnani 29 gen 2014 ore 15:44
A cura di Citi Private Bank
Rimaniamo decisamente ottimisti sulle prospettive di crescita dell’economia a livello globale. La nostra politica di investimento riflette l’idea che le azioni probabilmente registreranno una performance migliore rispetto all’obbligazionario per un prolungato periodo di tempo, sulle prospettive di un prolungato periodo di politiche monetarie espansive dalle banche centrali.
Tuttavia, gli investitori dovrebbero tenere gli occhi bene aperti. Dopo un eccezionale periodo di rendimenti elevati offerti dai mercati azionari dei paesi più sviluppati (Stati Uniti e Giappone in primis), nei prossimi mesi ci aspettiamo una maggiore cautela. Il rendimento offerto dalle azioni nel 2014, infatti, dovrebbe essere più vicino al 10% piuttosto che al 30%, anche nel caso di una ripresa sostenuta dell’economia globale.
Nel 2013 i rendimenti dei titoli obbligazioni sono stati vicini allo zero, in seguito al rialzo registrato dai prezzi dei bond negli anni precedenti. Nei prossimi mesi ci attendiamo ancora un rendimento poco sopra allo zero per i titoli “high grade”, mentre i bond speculativi dovrebbero garantire in media saggi nell’ordine del 4%. Queste stime sono state elaborate sulla base di una lenta crescita dei tassi di interesse nelle economie sviluppate.
A questo punto è arrivato il momento di rivedere gli investimenti in portafoglio, supponendo che i rendimenti futuri saranno inferiori a quelli ottenuti nel recente passato. Un’opportunità interessante può esser riscoprire investimenti che sono stati dimenticati nel corso del recente rally del mercato azionario. In particolare, in periodi come questi, caratterizzati da volatilità relativamente bassa, gli investitori accorti potrebbero valutare strategie “hedge” particolarmente convenienti.
Per gli investitori che hanno un orizzonte di operatività flessibile, crediamo che le strategie adottate da alcuni fondi di private equity e dagli “hedge fund” possano garantire migliori performance (sulla base di un adeguato livello di rischio) rispetto al semplice investimento sui mercati, in conseguenza alle attuali valutazioni.
Rimaniamo decisamente ottimisti sulle prospettive di crescita dell’economia a livello globale. La nostra politica di investimento riflette l’idea che le azioni probabilmente registreranno una performance migliore rispetto all’obbligazionario per un prolungato periodo di tempo, sulle prospettive di un prolungato periodo di politiche monetarie espansive dalle banche centrali.
Tuttavia, gli investitori dovrebbero tenere gli occhi bene aperti. Dopo un eccezionale periodo di rendimenti elevati offerti dai mercati azionari dei paesi più sviluppati (Stati Uniti e Giappone in primis), nei prossimi mesi ci aspettiamo una maggiore cautela. Il rendimento offerto dalle azioni nel 2014, infatti, dovrebbe essere più vicino al 10% piuttosto che al 30%, anche nel caso di una ripresa sostenuta dell’economia globale.

A questo punto è arrivato il momento di rivedere gli investimenti in portafoglio, supponendo che i rendimenti futuri saranno inferiori a quelli ottenuti nel recente passato. Un’opportunità interessante può esser riscoprire investimenti che sono stati dimenticati nel corso del recente rally del mercato azionario. In particolare, in periodi come questi, caratterizzati da volatilità relativamente bassa, gli investitori accorti potrebbero valutare strategie “hedge” particolarmente convenienti.
Per gli investitori che hanno un orizzonte di operatività flessibile, crediamo che le strategie adottate da alcuni fondi di private equity e dagli “hedge fund” possano garantire migliori performance (sulla base di un adeguato livello di rischio) rispetto al semplice investimento sui mercati, in conseguenza alle attuali valutazioni.
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