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Dopo la Cina, gli Stati Uniti: l’inflazione inquieta i mercati (La Repubblica)

di Redazione Lapenna del Web 13 mag 2021 ore 07:51 Le news sul tuo Smartphone

cina-stati-unitiPotrebbe essere passeggera, ma c’è. Cina e Stati Uniti hanno rilasciato dati economici che sottolineano una notevole fiammata inflazionistica. Lo scrive Federico Rampini su La Repubblica. Nello specifico, i prezzi al consumo crescono del 4,2% negli Usa e del 6,8 nell’ex Impero Celeste. Si tratta di cifre record, ai massimi - rispettivamente - dal 2008 e dal 2017. Anche la diagnosi è unanime: si tratterebbe di un fenomeno passeggero determinato dal forte aumento della domanda e dalle strozzature sul lato dell’offerta.

Secondo il giornalista, le spiegazioni ufficiali di Fed e Tesoro avrebbero solidi fondamenti: i consumatori hanno ridotto forzosamente la spesa durante la pandemia, accumulando risparmio indesiderato. Con il ritorno graduale alla normalità, una forte domanda si sarebbe quindi riversata su beni e servizi.

Ma trova fondamento anche la maggiore prudenza della Cina. Per esempio, su materie prime agricole o minerarie, pesa un boom nella crescita economica globale che forse non è effimero e quindi potrebbe far salire i costi per un periodo non breve.

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