Cgia, lavoratori autonomi più a rischio povertà per caro bollette
L’aumento esponenziale dei prezzi delle bollette previsto per il prossimo autunno potrebbe peggiorare notevolmente la situazione
di Redazione Soldionline 5 set 2022 ore 14:43A cura di LABITALIA
L’aumento esponenziale dei prezzi delle bollette previsto per il prossimo autunno potrebbe peggiorare notevolmente la situazione economica di tantissime famiglie, soprattutto quelle composte da lavoratori autonomi. Moltissimi artigiani, piccoli commercianti e partite Iva stanno pagando due volte lo straordinario aumento registrato in questi ultimi 6 mesi dalle bollette di luce e gas. La prima come utenti domestici e la seconda come piccoli imprenditori per riscaldare/raffrescare e illuminare le proprie botteghe e negozi.
E' quanto segnala la Cgia di Mestre nel ricordare che dagli ultimi dati elaborati dall’Istat e riferiti al 2019, il rischio povertà delle famiglie presenti in Italia con un reddito principale ascrivibile ad un lavoratore autonomo era pari al 25,1% contro il 20% riconducibile a famiglie con fonte di reddito principale da lavoro dipendente. Il bonus bollette 2022 è un aiuto economico introdotto dal Governo Draghi che consente alle famiglie (utenti domestici) e alle imprese (utenti non domestici) in difficoltà a causa del caro energia, di mitigare, almeno in parte, i rincari delle bollette.
Tra le misure più significative: potenziamento del bonus sociale luce e gas per gli utenti domestici che vertono in condizioni svantaggiate, riduzione dell’Iva al 5% sul gas sia per le famiglie che per le imprese; azzeramento degli oneri generali di sistema per le utenze a bassa tensione (fino a 16,5 KW); la possibilità di pagare le bollette in 10 rate, ma solo per quelle emesse dal 1° gennaio al 30 giugno 2022. A poterne usufruire sono i nuclei con un Isee al di sotto dei 12.000 euro, i nuclei numerosi con un Isee di 20.000 euro annui e almeno 4 figli; i beneficiari del Reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza e inoltre gli utenti in condizioni di salute precarie che utilizzano apparecchiature elettromedicali.
Il Decreto Aiuti bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nel mese scorso, ha incluso, dal 1° gennaio 2023, tra i clienti “vulnerabili” anche le persone con più di 75 anni, pensionati e non, e chi ha utenze nelle isole minori non interconnesse o in abitazioni di emergenza dopo una calamità.