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Caro gas, -3,2% di Pil in due anni, A rischio 582mila occupati (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 19 set 2022 ore 07:15 Le news sul tuo Smartphone

tubi-industria-energeticaIl prezzo del gas tocca livelli record, con rincari fuori controllo e inflazione ai massimi livelli. Questo porta naturalmente all'erosione del potere di acquisto delle famiglie, protetti solo per il momento dai risparmi accumulati. A questo si aggiungono i rialzi dei tassi della BCE, che forniscono un'ulteriore spinta recessiva.

Secondo Nicoletta Picchio per Il Sole24Ore del 18 settembre, il contesto mette a dura prova le imprese. Congiuntura Flash del Centro studi di Confindustria ha messo a punto una doppia simulazione dell’impatto del caro gas sul Pil, considerando fino alla fine del 2023 una quota a 235 euro MWh (il valore medio di agosto) o a 298 euro (il livello medio atteso dai future). Il risultato sarebbe una minore crescita del PIL del 2,2% e del 3,2% cumulati nel biennio 2022 e 2023, con 383mila e 582mila occupati in meno. L'impatto dei costi energetici sul totale dei costi di produzione, tenendo presenti i valori di gas, petrolio e carbone di agosto, potrebbero salire fino all'11% nel 2022, e al 14,6% nel 2023 per l’economia italiana, dal 4,6% pre pandemia. Peggiore lo scenario nella manifattura.

In merito al da farsi, il Csc indica la necessità di azioni regolatorie, come "destinare alle imprese parte dell’elettricità prodotta dalle rinnovabili a prezzo fisso e più moderato; tetto Ue al prezzo del gas; sganciare il prezzo dell’elettricità da quello del gas; ridurre la dipendenza energetica da altri paesi; ridurre i consumi."

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