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Le cinque ragioni per cui non ci sarà una Brexit (MF)

di Mauro Introzzi 22 dic 2015 ore 08:11 Le news sul tuo Smartphone

granbretagnaIl quotidiano finanziario riporta un articolo del Wall Street Journal in cui si analizzano le possibili conseguenze del voto sul referendum sull'adesione del Regno Unito all'Unione Europea. Secondo il pezzo, nonostante sia opinione diffusa che l'esito della consultazione sia sul filo del rasoio ci sono buone ragioni per pensare che non ci sarà l'uscita britannica dall'Europa. In primo luogo perché Cameron si batterà per il mantenimento dell'adesione all'Unione qualunque sia l'esito delle trattative. Secondo, Cameron potrebbe incontrare una resistenza politica minore di quanto comunemente presupposto. In terzo luogo, la campagna contro l'Ue è allo sbando, nonostante l'apparente consolidamento espresso nei sondaggi. Quarto punto, quello che appare come l'argomento più forte degli euroscettici potrebbe dimostrarsi il più debole: non vi è alcun dubbio che la crisi migratoria e la minaccia terroristica si siano coniugate nella mente dell'opinione pubblica ma in realtà le ultime crisi dimostrano il contrario. L'ultimo aspetto da valutare è che il referendum è un'altra forma della stessa lotta politica in scena in tutta Europa che Marine Le Pen, leader del Front National, ha tracciato come un confronto tra i nazionalisti e i sostenitori della globalizzazione. Agli euroscettici britannici potrebbe non piacere essere accomunati alla Le Pen.

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