Bankitalia: rallenta tra luglio e agosto, nuovi posti dimezzati
Crescita più debole industria e servizi, flette lavoro a termine
di Redazione Soldionline 23 set 2022 ore 14:34A cura di LABITALIA
Nei primi otto mesi dell’anno in corso sono state create, al netto dei fattori stagionali, circa 300.000 posizioni lavorative nel settore privato non agricolo. Nel periodo estivo tuttavia la dinamica dell’occupazione dipendente ha marcatamente rallentato: tra luglio e agosto sono stati registrati quasi 35.000 nuovi posti di lavoro, meno della metà degli oltre 80.000 del bimestre precedente (100.000 nel periodo marzo-aprile). Così la Banca d'Italia.
La crescita dei posti di lavoro si indebolisce sia nell’industria sia nei servizi; flette il lavoro a termine nel 2022. Nella manifattura si è osservata un’ampia eterogeneità, determinata anche dai differenti effetti settoriali dei rincari dell’energia. Nel 2022 i dieci comparti a maggiore intensità energetica, individuati sulla base del rapporto tra consumo di energia e valore aggiunto, hanno mostrato un significativo rallentamento; in estate ha decelerato soprattutto il settore alimentare, penalizzato tra l'altro dalle difficoltà negli approvvigionamenti delle materie prime.
La domanda di lavoro ha rallentato marcatamente anche nelle costruzioni, confermando i dati dell’Istat circa la riduzione del tasso di posti vacanti in atto dal secondo trimestre del 2022. Nell’ultimo bimestre i servizi hanno risentito invece dell'attenuazione della dinamica del commercio e del turismo, che ha seguito la forte espansione dei mesi primaverili. I contratti a tempo determinato, che sono maggiormente sensibili alle condizioni cicliche, hanno registrato da giugno un saldo negativo; dall’inizio del 2022 hanno contribuito solo per un quinto all’aumento dell’occupazione regolare, rispetto al 70 per cento nei primi otto mesi del 2021.
Al contrario, è proseguita la crescita dell’occupazione a tempo indeterminato, che ha beneficiato anche delle numerose trasformazioni di contratti già in essere. È rimasto negativo il contributo dell’apprendistato.