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Bankitalia, incertezza su effetti occupazione di Rdc e Quota 100

La relazione del Governatore Ignazio Visco nelle 'Considerazioni Finali'

di Redazione Soldionline 1 giu 2019 ore 11:38

A cura di Labitalia/Adnkronos

 

bancaitalia"Sono condivisibili" le stime del governo secondo cui reddito di cittadinanza e Quota 100 porterebbero "senza considerare gli effetti restrittivi delle relative coperture, a un aumento del prodotto di circa 0,6 punti percentuali nel complesso del triennio 2019-2021". Lo afferma il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle 'Considerazioni Finali' aggiungendo come le previsioni "relative agli effetti sull’occupazione, che sarebbe di mezzo punto percentuale più alta nel 2021, presentano invece ampi margini di incertezza".

Sulle trasformazioni dei contratti a termine, dice, "hanno influito nella seconda metà dell'anno le limitazioni introdotte dal 'decreto dignità'" con "nuovi vincoli" che "insieme al peggioramento del quadro congiunturale contribuiscono a ridurre la probabilità di rimanere occupati allo scadere di un contratto a termine".

"Una composizione del bilancio pubblico più orientata verso misure a sostegno del lavoro e dell’attività produttiva, una strategia rigorosa e credibile per la riduzione dell’incidenza del debito pubblico, un disegno di riforme strutturali di ampio respiro, volto a rimuovere gli ostacoli di natura burocratica e amministrativa alla concorrenza, agli investimenti in capitale fisico e in capitale umano possono contribuire a un ritorno a tassi di crescita più elevati e ristabilire la fiducia nel mercato dei titoli pubblici. Un’efficace azione di contrasto dell’evasione, nell’ambito di un’ampia riforma fiscale, potrà facilitare questo processo", sottolinea.

"L’Italia - avverte - ancora fatica a riprendersi dalla doppia recessione perché paga il prezzo di un contesto che, per qualità dei servizi pubblici e rispetto delle regole, è poco favorevole all’attività imprenditoriale". "Risente di un ritardo tecnologico grave, frutto di una struttura produttiva frammentata e sbilanciata verso aziende che trovano difficoltà a crescere e a innovare. Subisce il peso - incalza Visco - delle distorsioni prodotte dall’evasione fiscale e quello del debito pubblico, che rende più costosi i finanziamenti per le famiglie, per le imprese e per le banche, oltre che per lo stesso Stato". "Condizioni di costante incertezza comprimono gli investimenti delle imprese e i consumi delle famiglie. Ne soffre il lavoro, cresce il disagio sociale", sottolinea il governatore.

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