Banche, il risiko europeo (Affari & Finanza - La Repubblica)
di Redazione Lapenna del Web 24 gen 2022 ore 08:04 Le news sul tuo SmartphoneSecondo quanto riportato da Andrea Greco per Affari e Finanza di La Repubblica, la nuova frontiera della modernizzazione del Vecchio Continente sarebbe quella delle fusioni bancarie transfrontaliere, "che aiutino a uniformare le prassi commerciali creando gruppi competitivi con i colossi USA e della Cina". Fusioni che sarebbero però frenate "dalla limitata integrazione finanziaria nell'area euro".
Nel 2021 le fusioni sono state per l'80% domestiche, con grandi istituti che hanno aggregato banche più piccole. Nel rimanente 20% si parla di "costellazioni" di Stati simili per cultura e lingua, protagoniste delle fusioni recenti: Austria-Germania-Belgio-Olanda, Italia-Francia, Spagna-Portogallo.
Dalla Germania, passando per la Francia e l'Irlanda, si cominciano a fare richieste per alzare i cuscinetti patrimoniali e generare "riserve" destinate a far fronte a una possibile crisi post pandemia, facendo in modo che le banche di "rilevanza sistemica nazionale" (in Italia: UniCredit, IntesaSanpaolo, BancoBPM e MPS) facendo fusioni, diventino troppo grandi per poter fallire. Le modalità di aggregazione transfrontaliera rimangono tuttavia piene di incertezza.
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.