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Azionario, cosa fare dopo il rally di novembre?

di Redazione Lapenna del Web 3 dic 2020 ore 10:22 Le news sul tuo Smartphone

investimento_9Giacomo Calef - Country Manager di Notz Stucki - ha analizzato la situazione dei mercati azionari, dopo il rally registrato nel mese di novembre

L'esperto ha segnala che dal punto di vista geografico, l'azionario USA è salito anche lo scorso mese, ma questa volta meno rispetto all'equity del resto del mondo, dopo che il rally era stati favorito dalle big tech, nonché dai cosiddetti titoli “stay-at-home”.

Per quanto riguarda la capitalizzazione di mercato, Giacomo Calef ha ricordato che le aziende a piccola e media capitalizzazione sono quelle che soffrono maggiormente nei periodi di crisi, ma al tempo stesso sono anche quelle che ripartono con maggior vigore al recupero dell'economia. "Infatti, sembrerebbe che i mercati si attendano che questo recupero possa finalmente avere luogo", ha segnalato Giacomo Calef.

Infine, con riferimento alle valutazioni mercato, l'esperto ha ricordato che da una parte ci sono i titoli value, che presentano un rapporto prezzo/utili relativamente basso poiché, appartenendo gereralmente a settori maturi, il mercato ritiene non abbiano troppo potenziale di crescita. Dall'altra parte ci sono i titoli growth, con prezzo/utile decisamente dal potenziale più elevato, poiché il mercato ritiene che abbiano un maggior potenziale di crescita e corrispondono a quelli che sono stati più resilienti durante questa crisi (come ad esempio i tecnologici). "Ma dopo mesi di dominio dei secondi, forse potrebbe essere tempo di rotazione", ha avvertito Giacomo Calef.

L'unico modo per determinare se questo recupero economico si verificherà o no sarà il tanto atteso arrivo dei vaccini, e i mercati stanno dando corso ad una fisiologica rotazione settoriale.

Giacomo Calef valuta l'opportunità di modificare parzialmente la strategia azionaria, mantenendosi su aziende cicliche pronte a ripartire forte, come quelle dell'energia pulita, tecnologia e sanità, ma raccomanda una maggior attenzione nella selezione dei titoli (e dei settori) date le elevate valutazioni di mercato.

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