Azionario: meglio puntare su Giappone ed Europa
Secondo Gérald Moser, Head of Equity Analysis di Credit Suisse, le azioni americane iniziano ad essere correttamente quotate. Meglio preferire Giappone e Europa
di Redazione Soldionline 3 mar 2014 ore 12:00
Dove puntare, sull'azionario, nei prossimi mesi? Secondo Gérald Moser, Head of Equity Analysis di Credit Suisse, il sentiment nei confronti delle azioni USA si è normalizzato, ma il mercato è vicino al valore equo e permangono i rischi nell’immediato. Tra le regioni meglio prediligere Europa e Giappone. A livello settoriale vanno preferiti i titoli finanziari e il settore IT.
Di seguito l'intero commento del capo analisti dell'azionario di Credit Suisse.
L'AZIONARIO USA? CORRETTAMENTE VALUTATO
Gli indicatori tattici che riflettono il sentiment e il flusso hanno registrato livelli decisamente elevati sui principali mercati azionari entrando nel nuovo anno, prima di evidenziare un consistente ritracciamento a gennaio. Il mercato presenta attualmente una base più neutrale da una prospettiva dei flussi e del sentiment, e le sorprese al rialzo per gli utili e i ricavi USA nel quarto trimestre 2013 forniscono un certo sostegno dai fondamentali. Tuttavia permangono i rischi poiché la crescita economica registra un soft patch, inasprito dalle cattive condizioni meteorologiche, e la Fed continua il tapering nell’ambito dei suoi acquisti di asset. Restiamo neutrali sulle azioni nel loro complesso e negativi sul mercato USA, che è valutato equamente, favorendo invece la combinazione di valutazione ancora economica, dinamica di crescita, e prospettive degli utili e della politica presentate dai mercati azionari in Europa e Giappone.
AZIONARIO GIAPPONE: DA PREFERIRE RISPETTO AGLI EMERGENTI
Da inizio anno sia i mercati emergenti che il Giappone hanno registrato un’underperformance rispetto al mercato azionario più in generale. Ma, a nostro giudizio, le prospettive per il Giappone sono più positive di quelle dei mercati emergenti. La valutazione del Giappone (considerando un basso rapporto P/E a dieci anni rispetto al mondo) viene rafforzata da un solido trend di revisioni al rialzo degli utili. Inoltre la politica monetaria fornisce un sostegno; di contro molti mercati emergenti hanno dovuto inasprire le proprie condizioni monetarie. I mercati emergenti mostrano un valore relativo equiparabile, ma risentono di un chiaro trend di revisioni degli utili al ribasso. Come sottolineato nella nostra Principale idea d’investimento «Mercati emergenti alla riscossa» preferiamo pertanto focalizzarci sulla differenziazione nell’ambito dei mercati emergenti , non sui mercati emergenti più in generale.
AZIONI: COSA PREFERIRE A LIVELLO SETTORIALE
Promuoviamo le utility a neutrali. Le difficoltà normative stanno venendo meno, e siamo dell’idea che il settore abbia completamente scontato le notizie negative. Il posizionamento continua a essere ridotto e il sentiment verso il settore è prudente, ma le prospettive degli utili sono di fatto migliorate.
Promuoviamo i titoli finanziari da neutrali a outperform (farà meglio del mercato). Avevamo già un atteggiamento positivo nei confronti delle assicurazioni nell’ambito del settore e ora portiamo anche banche e titoli finanziari diversificati a outperform. I titoli finanziari hanno presentato una solida stagione degli utili su entrambe le sponde dell’Atlantico e la valutazione appare ancora interessante. Mentre, con ogni probabilità, una regolamentazione più rigida avrà un impatto negativo sulla redditività, siamo dell’idea che il miglioramento della fiducia in riferimento alla solidità del settore più che controbilancerà queste difficoltà.
Ridimensioniamo i titoli industriali a neutrali. Continuiamo ad apprezzare strutturalmente il settore, ma le valutazioni rispetto ai titoli finanziari - come evidenzia il grafico seguente - sono diventate eccessive e le aspettative elevate. Il settore ha deluso nella stagione degli utili. Attualmente favoriamo una posizione neutrale, ma impiegheremmo un significativo ritracciamento per incrementare nuovamente la nostra raccomandazione.
Grafico: confronto tra multiplo (prezzo/valore di libro a 12 mesi) di industriali e finanziari
Di seguito l'intero commento del capo analisti dell'azionario di Credit Suisse.
L'AZIONARIO USA? CORRETTAMENTE VALUTATO
Gli indicatori tattici che riflettono il sentiment e il flusso hanno registrato livelli decisamente elevati sui principali mercati azionari entrando nel nuovo anno, prima di evidenziare un consistente ritracciamento a gennaio. Il mercato presenta attualmente una base più neutrale da una prospettiva dei flussi e del sentiment, e le sorprese al rialzo per gli utili e i ricavi USA nel quarto trimestre 2013 forniscono un certo sostegno dai fondamentali. Tuttavia permangono i rischi poiché la crescita economica registra un soft patch, inasprito dalle cattive condizioni meteorologiche, e la Fed continua il tapering nell’ambito dei suoi acquisti di asset. Restiamo neutrali sulle azioni nel loro complesso e negativi sul mercato USA, che è valutato equamente, favorendo invece la combinazione di valutazione ancora economica, dinamica di crescita, e prospettive degli utili e della politica presentate dai mercati azionari in Europa e Giappone.
AZIONARIO GIAPPONE: DA PREFERIRE RISPETTO AGLI EMERGENTI
Da inizio anno sia i mercati emergenti che il Giappone hanno registrato un’underperformance rispetto al mercato azionario più in generale. Ma, a nostro giudizio, le prospettive per il Giappone sono più positive di quelle dei mercati emergenti. La valutazione del Giappone (considerando un basso rapporto P/E a dieci anni rispetto al mondo) viene rafforzata da un solido trend di revisioni al rialzo degli utili. Inoltre la politica monetaria fornisce un sostegno; di contro molti mercati emergenti hanno dovuto inasprire le proprie condizioni monetarie. I mercati emergenti mostrano un valore relativo equiparabile, ma risentono di un chiaro trend di revisioni degli utili al ribasso. Come sottolineato nella nostra Principale idea d’investimento «Mercati emergenti alla riscossa» preferiamo pertanto focalizzarci sulla differenziazione nell’ambito dei mercati emergenti , non sui mercati emergenti più in generale.
AZIONI: COSA PREFERIRE A LIVELLO SETTORIALE
Promuoviamo le utility a neutrali. Le difficoltà normative stanno venendo meno, e siamo dell’idea che il settore abbia completamente scontato le notizie negative. Il posizionamento continua a essere ridotto e il sentiment verso il settore è prudente, ma le prospettive degli utili sono di fatto migliorate.
Promuoviamo i titoli finanziari da neutrali a outperform (farà meglio del mercato). Avevamo già un atteggiamento positivo nei confronti delle assicurazioni nell’ambito del settore e ora portiamo anche banche e titoli finanziari diversificati a outperform. I titoli finanziari hanno presentato una solida stagione degli utili su entrambe le sponde dell’Atlantico e la valutazione appare ancora interessante. Mentre, con ogni probabilità, una regolamentazione più rigida avrà un impatto negativo sulla redditività, siamo dell’idea che il miglioramento della fiducia in riferimento alla solidità del settore più che controbilancerà queste difficoltà.
Ridimensioniamo i titoli industriali a neutrali. Continuiamo ad apprezzare strutturalmente il settore, ma le valutazioni rispetto ai titoli finanziari - come evidenzia il grafico seguente - sono diventate eccessive e le aspettative elevate. Il settore ha deluso nella stagione degli utili. Attualmente favoriamo una posizione neutrale, ma impiegheremmo un significativo ritracciamento per incrementare nuovamente la nostra raccomandazione.
Grafico: confronto tra multiplo (prezzo/valore di libro a 12 mesi) di industriali e finanziari
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