NAVIGA IL SITO

Accordo debito Grecia: i prossimi passi prima che sia finita davvero

Accordo raggiunto questa mattina. Consiste in un piano di tre anni che prevede un nuovo prestito tagli di spesa e riforme strutturali. I prossimi passi per l'approvazione definitiva

di Marco Delugan 13 lug 2015 ore 14:59

L'accordo è stato raggiunto questa mattina, annunciato da un tweet del primo ministro belga Charles Michael poco prima delle 9 e poi confermato dal presidente del consiglio europeo Donald Tusk. La riunione – che ha coinvolto i capi di stato e di governo dei paesi dell'eurozona – è incominciata nel tardo pomeriggio di ieri ed è durata circa 17 ore. L'accordo è stato raggiunto all'unanimità. Il Pdf dell'accordo lo trovate a questo link.

I TERMINI DELL'ACCORDO
Il piano durerà tre anni e prevede, a fronte di un nuovo prestito, la realizzazione da parte della Grecia di tagli di spesa e di riforme su fisco, pensioni e mercato del lavoro. Oltre a una serie di privatizzazioni e alla modernizzazione della pubblica amministrazione.

Il piano di privatizzazioni dovrà generare un fondo di 50 miliardi di euro. Questi soldi dovranno servire a:

1) ripagare i debiti con l'ESM;
2) ricapitalizzare le banche;
3) ridurre il rapporto debito/pil;
4) attuare investimenti pubblici.

Non sono previste riduzioni del debito, ma saranno possibili revisioni delle scadenze di alcune rate di rimborso dei prestiti ottenuti dalla Grecia.

A differenza di quanto chiesto dal primo ministro greco Alexis Tsipras, nel nuovo piano verrà coinvolto anche il fondo Monetario Internazionale.

Nel brevissimo periodo, il governo greco dovrà:

Entro il 15 luglio:

1) razionalizzazione del sistema dell'IVA e l'ampliamento della base imponibile per aumentare le entrate;

2) migliorare la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico come parte di un programma globale di riforma delle pensioni;

3) dare piena attuazione delle disposizioni del Trattato di Stabilità, Coordinamento e Governance nell'Unione economica e monetaria, con particolare attenzione alla materia fiscale;

4) introcurre tagli di spesa "auromatici" in caso di deviazioni dagli obiettivi di surplus primario.

Entro il 22 luglio:

1) adottare il codice di procedura civile, per accelerare in modo significativo il processo giudiziario e ridurre i costi;

2) recepire la BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive).

LEGGI ANCHE: Grecia: non c'era una soluzione win-win


I PROSSIMI PASSI
alexis-tsiprasIl piano dovrà essere approvato dal Parlamento greco entro mercoledì. La cosa potrebbe non essere delle più facili. Contro il terzo piano di salvataggio, e in particolare contro le nuove misure di austerità, hanno già dichiarato opposizione alcuni membri di Syriza, il partito di maggioranza relativa nonché partito del primo ministro Alexis Tsipras. E il risultato del referendum del 5 luglio.

L'Eurogruppo dovrà valutare i progressi effettuati dal governo greco su tutti i punti ricordati sopra, oltre all'approvazione dal parte del Parlamento ellenico di tutte le condizioni previste dall'accordo.

L'accordo raggiunto questa mattina dovrà inoltre venire approvato dai parlamento dei paesi dell'Eurozona che prevedono tale prassi prima di accordare un prestito tramite il MES, tra questi c'è la Germania dove non è improbabile che il piano riceva delle opposizioni.

Se il piano dovesse riuscire a superare tutti questi scogli, Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Commissione europea negozieranno nei dettagli il vero e proprio memorandum. E' necessario quindi tenere presente che quello ragguinto questa mattina non è un accordo definitivo.

E durante tutto questo processo, l'Eurogruppo dovrà decidere se concedere un alla Grecia un prestito ponte che le permetta di pagare le rate in scadenza il 20 luglio.

Di seguito una delle prima dichiarazioni rilasciate dal primo ministro greco Alexis Tsipras:

Abbiamo combattuto una dura battaglia. C’erano da assumere decisioni difficili. Ci siamo presi la responsabilità di arginare i piani più estremi proposti da certi circoli conservatori in ambito europeo. Abbiamo ottenuto che si ristrutturi il debito e che sia assicurato un nuovo finanziamento nel medio periodo. La Grecia riprenderà il suo percorso per tornare a crescere.
Tutte le ultime su: grecia
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.