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YOOX Group solida e internazionale, ma occhio a magazzino e tassi di cambio

Il made in Italy potrebbe rappresentare un biglietto da visita per facilitare l’ingresso in nuovi mercati. Il gruppo ha esposizioni nei confronti del dollaro, yen e sterlina

di Edoardo Fagnani 26 nov 2009 ore 22:04
Opportunità
YOOX Group può contare su una struttura patrimoniale solida, che potrebbe consentire all’azienda di finanziare progetti di crescita aggressivi. Sulla base dei risultati al 30 settembre il rapporto tra indebitamento netto e patrimonio netto si attesta a 0,2, un valore che non segnala tensioni finanziarie a livello patrimoniale. Inoltre, supponendo la sottoscrizione integrale delle azioni offerte, la posizione finanziaria netta di YOOX Group dovrebbe diventare positiva, concedendo alla società di sfruttare nuovamente la leva del debito. Non è escluso che l’azienda possa procedere con acquisizioni, anche se il management ha anticipato che una politica di questo tipo non assorbirà molte risorse.
Inoltre, YOOX Group può sfruttare la propria propensione internazionale per entrare in nuovi mercati, dopo aver consolidato la propria presenza negli Stati Uniti e in Giappone. A questo proposito, nel corso della presentazione della società alla comunità finanziaria, il management ha anticipato che una parte dei proventi incassati con la quotazione sarà utilizzata per finanziare l’ingresso in un nuovo mercato, molto probabilmente in Asia, dove focalizzare la crescita nei prossimi anni. A questo proposito potrebbe aiutare la tradizione italiana nei settori della moda e del design, nella quale il gruppo fonda le sue origini e la sua cultura. Tradotto in altri termini, il made in Italy potrebbe rappresentare un importante biglietto da visita per facilitare l’ingresso di YOOX Group nei nuovi mercati.

Rischi
Tra i vari rischi segnalati da YOOX Group nel prospetto informativo, la società segnala la complessità legata al dimensionamento del magazzino, con riferimento in particolare alla linea di business multi marca (per il monomarca il rischio invenduto resta in capo ai singoli fornitori). La complessità di gestione è legata alla corretta previsione della quantità e dell’assortimento di prodotti per la successiva commercializzazione. In particolare, nel caso in cui il gruppo non disponesse di un’adeguata quantità di prodotti, potrebbe incorrere nel rischio di non soddisfare pienamente la relativa domanda, mentre nel caso in cui acquistasse prodotti in eccesso YOOX Group potrebbe trovarsi a fronteggiare il relativo rischio di invenduto. Inoltre, la corretta previsione della quantità e dell’assortimento di prodotti dipende dalla stagionalità delle vendite, oltre che dalle preferenze dei clienti o dei loro comportamenti di spesa. A fine giugno il valore delle rimanenze ammontava a 43,5 milioni di euro, in aumento del 12,4% rispetto al valore di inizio anno (38,7 milioni).
Inoltre, la forte caratterizzazione internazionale dell’azienda, determina anche una elevata esposizione alle variazioni dei tassi di cambio. Nel prospetto informativo la società ha ricordato che il gruppo ha esposizioni nei confronti del dollaro statunitense, dello yen giapponese e della sterlina inglese. Inoltre, YOOX Group genera ricavi in valuta per un ammontare superiore ai propri costi in valuta. Di conseguenza la società è esposta al rischio di svalutazione della divisa estera nei confronti dell’euro. I manager dell’azienda hanno ricordato che nel corso del 2008 sono stati stipulati contratti derivati a copertura delle fluttuazioni del cambio dell’euro contro il dollaro e lo yen. Tuttavia, il management non esclude che forti oscillazioni delle valute possano avere impatti importanti sui numeri del gruppo.

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