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Volatilità elevata sui bancari. Bene BPM, scende Banco Popolare

di Edoardo Fagnani 10 mar 2016 ore 17:55 Le news sul tuo Smartphone

In altalena i bancari, dopo la decisione della BCE di tagliare i tassi di interesse e le dichiarazioni di Mario Draghi.
Andamento opposto per la Popolare di Milano (+4,91% a 0,673 euro) e il Banco Popolare (-1,62% a 7.295 euro). Secondo La Repubblica l’incontro tra la Bce e i due amministratori delegati Giuseppe Castagna (BPM) e Pier Francesco Saviotti (Banco Popolare) non ha portato novità in merito al progetto di fusione tra le due popolari prossime a diventare spa. I nodi più difficili da districare sarebbero quelli sul tetto al possesso azionario e sui requisiti di capitale. Inoltre, la vigilanza chiede un rapido smaltimento di 17 miliardi di crediti dubbi. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 9 marzo Oxford Asset Management ha incrementato lo “short” sul Banco Popolare, portandolo dallo 0,49% allo 0,5%.
Lo stesso giorno Marshall Wace ha ridotto lo “short” su UBI Banca (+1,25% a 3,716 euro), portandolo dall’1,46% all’1,33%.
Invariato il Monte dei Paschi di Siena.
Performance positive per Unicredit (+2,32% a 3,7 euro) e IntesaSanpaolo (+1,11% a 2,544 euro). Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che il 9 marzo Lansdowne Partners (UK) ha aumentato la posizione corta su Unicredit, portandola dall’1,39% all’1,46%.

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