Vivendi, tra Telecom e Mfe perdite a quota 4 miliardi (Il Sole24Ore)

Secondo quanto scrivono Andrea Biondi e Marigia Mangano per il Sole24Ore in edicola sabato 23 marzo, il gruppo francese Vivendi - che ha dovuto incassare ingenti perdite negli investimenti in Telecom Italia TIM e MediaforEurope - dovrà decidere se, per la prima, tornare o meno ad avere un ruolo attivo nel futuro della società, mentre - per la seconda - se favorire che il gruppo italiano si avvicini a Prosiebiensat.

L'aria di cambiamento la si nota, secondo Mangano e Biondi, dalla nuova proposta di Vivendi di strutturare la scissione attorno a quattro entità: Havas, Canal+, un società di nuova creazione con le attività nell'editoria e nella distribuzione e una società di investimento che possiederebbe le partecipazioni di Vivendi nel settore culturale.

Le perdite subite da Vivendi dagli investimenti effettuati nelle Tcl italiane, secondo gli scrittori, non sono di poco conto. Infatti, il gruppo francese, per diventare primo azionista di Tim, ha pagato un biglietto di ingresso di 4 miliardi di euro, che ad oggi, dato che la capitalizzazione di Tim è poco meno di 5 miliardi, comporta una perdita di 3,2 miliardi di euro. Perdita che, secondo quanto scrivono Andrea Biondi e Marigia Mangano, sale a 4 miliardi di euro se si considera l'investimento in MFE.

Pertanto, secondo l'articolo, Vivendi potrebbe essere disposta a giocare tutte le carte a disposizione per evitare una vendita, la quale comporterebbe una contabilizzazione delle perdite sui sopracitati investimenti. Nel caso di TIM, Vivendi gioca la partita contro Kkr, il fondo americano interessato all'acquisizione della rete di Telecom Italia TIM.