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Veneto Banca, perdita di 1,5 miliardi di euro nel 2016

A fine 2016 i crediti netti alla clientela ammontavano a 19,29 miliardi di euro, in calo del 19,2% rispetto ai 23,87 miliardi di inizio anno. Alla stessa data i crediti deteriorati netti ammontavano a 5,1 miliardi

di Edoardo Fagnani 3 apr 2017 ore 21:03

Veneto Banca ha comunicato i risultati del 2016, esercizio chiuso con una perdita netta di circa 1,5 miliardi di euro, rispetto al rosso di 881,9 milioni contabilizzato nell’esercizio precedente, in seguito a una rigorosa politica di accantonamento su posizioni creditizie per le quali, unitamente alle revisioni delle stime riguardanti le prevedibili perdite alla luce delle più aggiornate informazioni disponibili, ha inciso anche l’accoglimento delle prime risultanze della visita ispettiva della BCE.

In peggioramento anche il risultato di gestione che è stato negativo per 614,22 milioni di euro, mentre il margine di intermediazione è sceso da 1,15 miliardi a 721,21 milioni di euro.

 

veneto-banca-logoA fine 2016 il Common Equity Tier 1 era pari al 6,39% (7,23% a inizio anno), sulla base di un patrimonio netto di circa 1,8 miliardi di euro. I ratio consolidati pro-forma al 31 dicembre 2016, determinati includendo la seconda tranche del versamento in conto futuro aumento di capitale effettuato in data 5 gennaio 2017 dal Fondo Atlante, pari a 296,4 milioni di euro, si attestano all’8,06% per quanto attiene al CET1 ratio e al Tier 1 ratio. Di conseguenza, Veneto Banca presenta un CET 1 ratio inferiore al target SREP fissato al 10,25% per il 31 dicembre 2016.

Sempre a fine 2016 i crediti netti alla clientela ammontavano a 19,29 miliardi di euro, in calo del 19,2% rispetto ai 23,87 miliardi di inizio anno. Alla stessa data i crediti deteriorati netti ammontavano a 5,1 miliardi di euro. Il portafoglio titoli era pari a 3,7 miliardi di euro.

 

In un quadro macroeconomico ancora incerto, le prospettive di Veneto Banca sono influenzate dalla complessa situazione specifica e dal prosieguo del processo di ristrutturazione in atto, come prefigurato dal Piano Industriale 2017-2021 che prevede la fusione con la Popolare di Vicenza unitamente a un rafforzamento patrimoniale.

La realizzazione nel corso d’anno del rafforzamento patrimoniale rappresenta un presupposto per la continuità aziendale e per il positivo completamento della fusione, che si prevede possa consentire una ripresa dell’attività commerciale unitamente a significative sinergie di costo.

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