Unipol, uno sguardo ai rischi
Unipol ricorda che l’andamento gruppo è direttamente influenzato dalla situazione dei mercati finanziari internazionali e dal contesto macroeconomico
di Edoardo Fagnani 8 lug 2010 ore 16:25Inoltre, Unipol segnala che sussistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della compagnia e di altre società appartenenti al gruppo, riconducibili a una pluralità di posizioni e relativi prevalentemente al contenzioso relativo ai sinistri assicurativi e alle domande risarcitorie, da cui potrebbero derivare obblighi risarcitori o sanzionatori a carico delle società in questione. A questo proposito, al 31 dicembre 2009, Unipol ha appostato accantonamenti per un ammontare complessivo pari a circa 92,1 milioni di euro, di cui circa 72,7 milioni relativi al comparto assicurativo (70,8 milioni segmento Danni e 1,9 milioni segmento Vita) e circa 19,4 milioni al comparto bancario.
Unipol ricorda anche che l’andamento gruppo è direttamente influenzato dalla situazione dei mercati finanziari internazionali e dal contesto macroeconomico domestico, come reso evidente dalla crisi che ha colpito i mercati finanziari globali a partire dall’agosto 2007. Di conseguenza, Unipol non esclude che eventuali sviluppi negativi delle condizioni economiche della Grecia e degli altri paesi dell’Europa periferica (quali tra gli altri, Irlanda, Spagna e Portogallo), possano avere ripercussioni negative sulla situazione finanziaria della compagnia assicurativa. In particolare, relativamente all’esposizione a titoli emessi da soggetti residenti in Grecia, Unipol ha precisato di avere un’esposizione quasi esclusivamente concentrata in titoli di debito per un valore complessivo di mercato che, al 31 marzo 2010, ammontava a circa 416 milioni di euro.
Infine, nel prospetto informativo Unipol ha evidenziato che tra i prodotti di tipo index linked, il cui rischio finanziario è interamente sopportato dagli assicurati, collocati dalla compagnia assicurativa, ve ne sono alcuni che hanno come sottostante strumenti finanziari emessi da società del gruppo Lehman Brothers e da istituti bancari islandesi che hanno beneficiato di una specifica legge emanata dal parlamento islandese che consente a queste banche di avvalersi di un periodo di moratoria internazionale. Gli emittenti di questi strumenti finanziari collegati alle richiamate polizze index linked non sono nelle condizioni di onorare gli impegni assunti nei confronti dei creditori, con la conseguenza che la controllata UGF Assicurazioni ha sospeso i pagamenti delle prestazioni legate alle relative polizze. A questo proposito, Assobond, Associazione per la Tutela dell’Investimento e del Risparmio, ha avviato, in relazione alle polizze index linked, alcune attività propedeutiche all’eventuale promozione di un’azione collettiva nei confronti di tutte le compagnie assicuratrici, tra cui UGF Assicurazioni, che hanno collocato questi prodotti. Quindi, Unipol non esclude di essere coinvolto in controversie con i sottoscrittori di queste polizze.