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UniLand, dall’Eredità Borghese all’eolico

Sembra essere arrivata a una soluzione l’intricata matassa dell’Eredità Borghese, che aveva coinvolto anche UniLand, quale acquirente dei terreni oggetto nell’offerta. A metà gennaio, UniLand ha costituito una joint-venture attiva nello sviluppo di parchi eolici in Puglia.

di Edoardo Fagnani 20 feb 2009 ore 16:25

Sembra essere arrivata a una soluzione l’intricata matassa dell’Eredità Borghese, che aveva coinvolto anche UniLand, quale acquirente dei terreni oggetto nell’offerta. Alcuni contrasti tra gli eredi, infatti, avevano rallentato il passaggio di proprietà degli asset immobiliari. Gli accordi preliminari tra le parti erano stati siglati a fine 2007.

In mattinata la società, quotata all’AllStars e attiva nel settore immobiliare, ha annunciato che ieri la controllata CEM e Sandro Chiappini hanno firmato il secondo contratto definitivo di compravendita avente ad oggetto i diritti di proprietà di una ulteriore porzione della cosiddetta “Eredità Borghese”, dopo il precedente contratto siglato a fine marzo del 2008. Nel dettaglio, l’atto notarile siglato ieri prevede il trasferimento a CEM SpA della proprietà indivisa, al 50%, su circa 240.000 metri quadri di terreni agricoli, edificati ed edificabili a diverso titolo. Il controvalore dell’operazione è stato determinato in un milione di euro.


Inoltre, UniLand ha comunicato che i terreni e i diritti immobiliari, costituenti la residua parte della “Eredità Borghese” intestata a Sandro Chiappini, saranno oggetto di un ulteriore atto notarile da stipularsi entro il 31 gennaio del 2010, dopo il completamento degli ultimi accertamenti urbanistici necessari per il perfezionamento della compravendita. In occasione dell’ultimo atto notarile sarà corrisposto il saldo del prezzo un milione di euro rispetto al complessivo importo totale della compravendita stabilito 6 milioni.

La risoluzione di questa controversia permetterà a UniLand di concentrare nuovamente le risorse sullo sviluppo delle attività immobiliari in portafoglio, in particolare quelle coinvolte nei progetti sulle energie rinnovabili. Nei mesi scorsi, infatti, la società ha creato una divisione “Energie Rinnovabili”, che si focalizzerà sui segmenti del fotovoltaico, eolico e idrico. Nel dettaglio l’attività UniLand si realizzerà nella valorizzazione dei terreni, già in portafoglio o di acquisizione da terzi, attraverso la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
A questo proposito, a metà gennaio, l’azienda quotata ha sottoscritto un accordo con la società Rinnovabili S.r.l. per la costituzione di una joint-venture attiva nello sviluppo di parchi eolici in Puglia.

UniLand ha ricordato che Rinnovabili S.r.l. dispone delle autorizzazioni a installare 7 pale eoliche da 0,850 MW ciascuna in provincia di Lecce e in prossimità degli impianti fotovoltaici già realizzati da One Solar (una joint-venture promossa da UniLand focalizzata nella produzione di energia da impianti fotovolatici). Il costo per la costruzione dei primi 6 MW di eolico sarà pari a circa 9,0 milioni di euro, che saranno finanziati in parte mediante l’aumento di capitale di 3,0 milioni relativo alla costituzione della joint-venture, e in parte ricorrendo a una forma di finanziamento. La società valuterà l’alternativa tra un project financing o un leasing. UniLand non ha fornito stime di previsione sugli introiti che arriveranno da queste attività.

 


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