Uniland acquista terreni e il titolo vola
La società ha rilevato una serie di terreni situati alla periferia di Roma. Il controvalore complessivo dell’acquisizione ammonta a 14 milioni di euro, che saranno pagati interamente in contanti. L’operazione è stata accolta positivamente dagli investitori.
di La redazione di Soldionline 2 gen 2008 ore 17:00
Uniland accelera l'espansione della propria attività. La società, quotata all'AllStars e attiva nel segmento dello sviluppo e trading immobiliare, ha rilevato una serie di terreni situati alla periferia di Roma, compresi tra la Nomentana e la Tiburtina. Formalmente l'operazione è stata completata dalla controllata Fassino e prevede il trasferimento del 100% della proprietà dei terreni e dei diritti attivi e passivi relativi all'Eredità Anna Maria Borghese. L'estensione di questi terreni è stata valutata in 7,4 milioni di metri quadrati, che si andranno ad aggiungere agli 1,6 milioni già in portafoglio, per un patrimonio complessivo nell'ordine dei 9 milioni di metri quadri. Secondo quanto dichiarato dal management, questa operazione permetterà a Uniland di diventare il secondo gruppo quotato in Europa, attivo nel land banking, sulla base dei metri quadrati di terreno posseduti.
Il controvalore complessivo dell'acquisizione ammonta a 14 milioni di euro, che saranno pagati interamente in contanti. Uniland non dovrebbe avere problemi a finanziare questa operazione. I vertici dell'azienda hanno precisato che l'acquirente effettivo potrebbe diventare il fondo immobiliare chiuso "Real Blue Fund", gestito da EstCapital SGR, società interamente controllata dalla stessa Uniland. Il management dell'azienda quotata ha precisato che il fondo dispone di un patrimonio immobiliare periziato pari a 95 milioni di euro e al momento non ha alcuna esposizione nei confronti del sistema bancario.
L'operazione è stata accolta positivamente dagli investitori. Uniland ha messo a segno la migliore performance giornaliera tra le società dell'AllStars, registrando un balzo nell'ordine del 20%, in una seduta caratterizzata da diverse sospensioni per eccesso di rialzo.
Il titolo ha iniziato il 2008 con il piede giusto, dopo che lo scorso anno aveva lasciato sul terreno oltre il 43%, registrando una delle peggiori performance annuali tra le società quotate all'AllStars.
Elevati anche i volumi, nonostante i numerosi stop per eccesso di rialzo. Nella seduta odierna sono passate di mano circa 20 milioni di azioni, contro una media di 4,7 milioni nelle precedenti 30 giornate.
Questa acquisizione potrebbe avere un impatto importante sui conti del gruppo nei prossimi trimestri.
Nei primi nove mesi dell'anno Uniland ha evidenziato una forte crescita dei ricavi, ma anche un deciso peggioramento della redditività. Nel dettaglio, il fatturato del gruppo si è attestato a 14,2 milioni di euro, valore che si confronta con gli 0,25 milioni degli stessi mesi del 2006. Al contrario, la perdita operativa è balzata da 0,9 milioni a 7,6 milioni di euro. A cascata, la perdita netta è più che triplicata e ha superato quota 2,5 milioni di euro.
Al 30 settembre l'indebitamento netto del gruppo era salito a 70,1 milioni di euro, rispetto ai 65,8 milioni del 30 giugno e ai 19,2 milioni di inizio anno. Sempre alla stessa data il patrimonio netto del gruppo si attestava a circa 339 milioni di euro, determinando un rapporto tra indebitamento e patrimonio netto nell'ordine di 0,2. Sempre a fine settembre il portafoglio immobiliare del gruppo era valorizzato a bilancio per poco meno di 600 milioni di euro.