UniCredit alla svalutazione degli asset russi (Il Sole24Ore)
di Redazione Lapenna del Web 3 mag 2022 ore 07:25 Le news sul tuo SmartphoneDopo la guerra in Ucraina, la presenza a Mosca di UniCredit è diventata problematica e causa delle sanzioni: per questo motivo l’istituto sta valutando tre opzioni per ridimensionarla. Lo scrive Luca Davi su Il Sole24Ore. Si parte da uno scenario estremo che prevede “il totale azzeramento delle attività in Russia, con un impatto stimato di circa 200 punti base a fronte di un Cet 1 della banca al 15% circa”.
Sul giornale di Confindustria si legge che è in campo anche l’ipotesi di nazionalizzare la banca da parte del governo di Putin, “ma in questo caso dovrebbe essere l’esecutivo russo a muoversi”, che al contrario starebbe sollecitando i soggetti stranieri a comportarsi come se nulla fosse. Terza e ultima strada “una cessione dell’intero asset di Ao UniCredit a un soggetto russo (oligarca o banca) non sanzionato per una cifra simbolica”.
L’ultimo sarebbe anche lo scenario prediletto dall’amministratore delegato Andrea Orcel.
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