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UniCredit, sale l’ipotesi Orcel. Su Mps il peso delle moratorie (Corriere della Sera)

di Redazione Lapenna del Web 19 gen 2021 ore 07:17 Le news sul tuo Smartphone

unicredit-tower_2Dalle discussioni all'interno della board di UniCredit stanno emergendo tre nomi, sebbene non risultino ancora short list formali, né riunioni in tempi brevi. In un articolo apparso sul Corriere della Sera, Fabrizio Massaro suggerisce che l'orizzonte temporale sarà sempre quello del 10 febbraio, data di un consiglio già fissato.

Al momento i papabili sono Andrea Orcel, Fabio Gallia e Flavio Valeri. Tutti e tre con i loro punti di forza, i loro sostenitori e la loro quota di consiglieri e azionisti. Tre nomi e tre diversi "modi di fare banca". La situazione rimane fluida, tanto che nel weekend era girata una lista alternativa a cui avevano lavorato Cariverona, Cr Torino e Delfin di Leonardo Del Vecchio - opzione scartata a favore di una "scelta coerente con la tutela dello sviluppo della banca e degli interessi di tutti gli azionisti".

Andrea Orcel, ex UBS e numero uno dell'investment banking di UniCredit, è forse il più quotato al momento, avendo un CV non troppo differente da quello dell'uscente Mustier. Potrebbe avere delle riserve, però, nel perfezionare una fusione con Monte dei Paschi di Siena, un nodo da sciogliere nell'immediato futuro.

A proposito di Rocca Salimbeni l'obiettivo del Governo sarebbe quello di chiudere il fascicolo senese quanto prima. Mentre rimane in piedi l'opzione stand alone, non ancora approvata dalla BCE e DgComp, nel piano Bastianini ci sarebbe l'incremento degli npl dal 4,2% al 7,3% nel 2023. Tuttavia "la paura sono le moratorie concesse dalla banca: 15 miliardi, circa il 24% del bilancio di Mps".

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