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Unicredit, i conti del primo semestre 2016. Cedute le attività di elaborazione dei pagamenti con carte

Unicredit ha archiviato il primo semestre 2016 con un utile di 1,3 miliardi di euro, mentre il trimestre si è chiuso con un profitto netto rettificato di 687 milioni

di Mauro Introzzi 3 ago 2016 ore 14:31

Unicredit ha archiviato il primo semestre 2016 con un utile di 1,3 miliardi di euro, mentre il trimestre si è chiuso con un profitto netto rettificato pari a 687 milioni.

UNICREDIT, CONTI ECONOMICI DEL PRIMO SEMESTRE 2016

L’istituto di Mustier ha chiuso la prima metà dell’anno con ricavi pari a 11,61 miliardi di euro, in crescita dell’1,1% rispetto ai ricavi della prima metà del 2015. I costi operativi si sono contratti del 4% a 6,58 miliardi di euro, con un margine operativo lordo pari a 5,04 miliardi di euro in salita dell’8,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’utile netto si è attestato a 1,33 miliardi di euro, in salita del 27,7% su base semestrale rispetto agli 1,04 miliardi di euro annunciati 12 mesi fa.

unicredit3UNICREDIT, VALORI PATRIMONIALI AL 30 GIUGNO 2016

Alla fine di giugno 2016 l’attivo totale si è attestato a 891,5 miliardi, sostanzialmente stabile rispetto al trimestre precedente e in crescita dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La qualità dell’attivo, a fine del semestre, ha visto crediti deteriorati lordi in diminuzione a 77,1 miliardi di euro, in calo del 2,4% su base trimestrale e del 5,7% su base annua grazie alla riduzione dei flussi da crediti in bonis a crediti deteriorati e dei maggiori incassi. Il rapporto tra crediti deteriorati netti/totale crediti netti risulta in calo al 7,5% con un tasso di copertura al 52,4%. Le sofferenze lorde sono scese a 51,3 miliardi, in flessione dell’1,4% su base trimestrale con un tasso di copertura al 61,6%.
Il CET1 ratio fully loaded a fini regolamentari si attesta al 10,33% nel secondo trimestre, in aumento a 10,53% pro-forma comprensivo di 20 punti base generati dalle recenti vendite (le quote in FinecoBank e Bank Pekao).
Su base regolamentare, il CET1 ratio transitional si attesta a 10,51%, in alita di 20 punti base in termini trimestrali e sostanzialmente in linea con il dato di 12 mesi prima. Il Tier 1 ratio transitional a 11,30% e il Total Capital ratio transitional sono stati pari a 14,02%. Su base regolamentare, il Basel 3 Leverage ratio transitional si attesta a 4,55% e il fully loaded a 4,33%.

UNICREDIT, CONTI ECONOMICI DEL SECONDO TRIMESTRE 2015

Il gruppo ha chiuso il secondo trimestre con ricavi pari a 6,1 miliardi di euro, in crescita del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L'utile netto rettificato nel secondo trimestre è stato pari a 687 milioni, in salita del 31,5%  su base annua. L’utile netto contabile si è attestato a 916 milioni, in salita del 75,3%  rispetto allo stesso periodo del 2015

UNICREDIT, QUALI ERANO LE STIME DEGLI ANALISTI SUL SECONDO TRIMESTRE

Le previsioni di un consensus elaborato tra 20 broker italiani e internazionali indicavano per il secondo trimestre del 2016 un utile netto di 664 milioni di euro, un margine di intermediazione di 5,7 miliardi e un risultato di gestione pari a 1,49 miliardi di euro.

UNICREDIT, LE STIME DEGLI ANALISTI PER IL 2016

Le stime degli analisti per l’intero 2016 indicano per Unicredit un utile netto di 1,69 miliardi di euro, previsione peggiore rispetto alla precedente stima di un utile di 2 miliardi comunicata in primavera. L’utile per azione, quindi, dovrebbe collocarsi a 0,27 euro. La banca aveva terminato il 2015 con un utile netto di 1,69 miliardi di euro. Il margine di intermediazione dovrebbe passare da 22,41 miliardi a 22,08 miliardi di euro. Gli analisti prevedono che la banca possa distribuire un dividendo di 0,11 euro per azione sulla base del bilancio del 2016.

UNICREDIT: LA CESSIONE DELLE ATTIVITÀ DI ELABORAZIONE DEI PAGAMENTI CON CARTE

Insieme ai conti Unicredit ha annunciato la cessione a SIA delle attività di elaborazione dei pagamenti tramite carte di pagamento di UBIS in Italia, Germania e Austria per un corrispettivo di 500 milioni di euro in contanti. L’operazione genererà un utile netto consolidato di circa 440 milioni di euro per nel 2016, con un impatto positivo atteso sul CET1 ratio fully loaded di circa 12 punti base. La chiusura dell’operazione è attesa per la fine del 2016.

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