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Unicredit: i conti dei primi 9 mesi del 2016

Unicredit ha chiuso i primi 9 mesi del 2016 con ricavi e utili in crescita. La qualità dell’attivo della banca di Mustier vede crediti deteriorati lordi in diminuzione a 76,8 miliardi di euro

di Mauro Introzzi 10 nov 2016 ore 13:42

Unicredit ha chiuso i primi 9 mesi del 2016 con ricavi e utili in crescita. La qualità dell’attivo della banca di Mustier vede crediti deteriorati lordi in diminuzione a 76,8 miliardi di euro. CET1 ratio fully loaded in rialzo.

 

UNICREDIT: I PRIMI 9 MESI DEL 2016

Unicredit ha chiuso i primi 9 mesi del 2016 con ricavi pari a 17,1 miliardi di euro, in miglioramento dell’1,5% rispetto ai primi 9 mesi del 2015. I costi totali hanno registrato un calo del 4,2% a 9,8 miliardi di euro, con un rapporto costi/ricavi del 57,3% in flessione di 3,4 punti rispetto allo stesso periodo del 2015.
L’utile netto del gruppo è così arrivato a 1,8 miliardi di euro, in salita del 14,7% rispetto ai primi 9 mesi del 2015.
In tema di qualità dell’attivo il gruppo ha comunicato di aver effettuato rettifiche su crediti per 2,7 miliardi di euro, in flessione del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

UNICREDIT: IL TERZO TRIMESTRE 2016

unicredit_11L’istituto ha archiviato il trimestre con ricavi pari a 5,5 miliardi di euro, in miglioramento del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2015. I costi totali hanno registrato un calo del 4,6% a 3,2 miliardi di euro, con un rapporto costi/ricavi del 59,2% in flessione di 4,3 punti rispetto allo stesso periodo del 2015.
L’utile netto del gruppo è così arrivato a 446 milioni di euro, in calo dell’11,8% rispetto al terzo trimestre 2015.
In tema di qualità dell’attivo il gruppo ha comunicato di aver effettuato rettifiche su crediti per 1 miliardo di euro, in lieve salita (+0,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

UNICREDIT, AGGREGATI PATRIMONIALI A FINE SETTEMBRE 2016

L’attivo totale è sceso a 874,5 miliardi, in calo dell’1,9% rispetto alla fine del trimestre precedente in seguito soprattutto al calo dei crediti verso clientela, diminuiti di 8,2 miliardi di euro. La qualità dell’attivo vede crediti deteriorati lordi in diminuzione a 76,8 miliardi di euro (in calo dello 0,4% trimestre su trimestre e del 4,9% su anno) e con un rapporto tra crediti deteriorati netti e totale dei crediti netti del 7,6% (+0,1 punti percentuali trimestre su trimestre) grazie alle cessioni e ai maggiori incassi. I crediti deteriorati netti si sono attestati a 36,4 miliardi di euro.
Il piano di raccolta 2016 è stato eseguito per circa 15,8 miliardi alla fine di ottobre. Se si includono i nuovi fondi ottenuti tramite il programma TLTRO II della Bce per 8,4 miliardi, il funding a medio e lungo termine ha toccato quota 24 miliardi. Il gruppo ha dichiarato che in corso di valutazione la partecipazione alle prossime aste di TLTRO II.

 

UNICREDIT, MULTIPLI PATRIMONIALI A FINE SETTEMBRE 2016

L’istituto, a fine settembre, contava su un CET1 ratio fully loaded in rialzo al 10,82% e un CET1 ratio transitional all’11,00%.

 

UNICREDIT, COSA PREVEDEVANO GLI ANALISTI

Nei giorni scorsi lo stesso gruppo ha diffuso un aggiornamento sulle stime di consensus degli analisti, sulla base delle indicazioni elaborate da 22 broker italiani e internazionali. Gli esperti prevedevano per il terzo trimestre del 2016 un utile netto di 467 milioni di euro.
Per l’intero 2016 le attese degli analisti indicano un utile netto di 1,62 miliardi di euro. L’utile per azione, quindi, dovrebbe collocarsi a 0,26 euro. Gli analisti prevedono che la banca possa distribuire un dividendo di 0,06 euro per azione sulla base del bilancio del 2016.
Per il 2017, invece, gli analisti prevedono un utile di 2,64 miliardi di euro (che equivale a un utile per azione di 0,43 euro). Il dividendo dovrebbe aumentare a 0,12 euro per azione.

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