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Unicredit fa salire Piazza Affari

Piazza Affari e le borse europee iniziano la settimana con gli indici in rialzo. Spicca il balzo di Unicredit, in scia alle indiscrezioni sull'aumento di capitale

di Edoardo Fagnani 23 gen 2012 ore 09:31
Piazza Affari e le borse europee iniziano la settimana con gli indici in rialzo. Nel fine settimana la Grecia e i creditori dello stato ellenico non sono riusciti a trovare un accordo sul debito.
Il FTSEMib guadagna l’1,16%, mentre il FTSE Italia All Share registra un progresso dell’1,23%. Segno più anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,91%) e il FTSE Italia Star (+0,6%).
Indici a due velocità a Wall Street nell’ultima seduta della settimana. Il Dow Jones ha registrato un progresso dello 0,76% a 12.720 punti, il massimo della giornata. In leggero progresso l’S&P500 (+0,07% a 1.315 punti). Performance negativa, invece, per il Nasdaq, che è sceso dello 0,06% a 2.787 punti. Spicca il pesante ribasso di Google (-8,4%), dopo la diffusione dei risultati trimestrali.
Praticamente invariata la borsa di Tokyo nella prima seduta della settimana, in seguito alle incertezze politiche nella zona euro. L’indice Nikkei ha registrato una minima flessione dello 0,01% a 8.766 punti.
L’euro resta sopra gli 1,29 dollari, in attesa della diffusione di alcuni importanti dati macroeconomici in Europa. L’oro è risalito a 1.670 dollari.

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Unicredit
inizia la giornata in forte rialzo. Il titolo dell’istituto registra un balzo del 6,7% a 3,536 euro. Bene anche le azioni di risparmio (+2,06% a 7,94 euro). Secondo quanto riportato da Il Sole24Ore di domenica, alcuni soci privato non avrebbero sottoscritto interamente la quota a disposizione dell’aumento di capitale. In particolare, la famiglia Pesenti, tramite la holding Italmobiliare, avrebbe esercitato solamente il 30% dei diritti assegnati. Di conseguenza, la quota di Italmobiliare dovrebbe ridursi dallo 0,5% allo 0,3%. Al contrario, Leonardo Del Vecchio, accreditato dello 0,5% di Unicredit, dovrebbe esercitare interamente i diritti a disposizione. Inoltre, al termine della quotazione dei diritti, le prime indiscrezioni segnalano una forte adesione all’aumento da parte dei piccoli azionisti.
La Popolare di Milano guadagna il 2,68% a 0,3902 euro. Secondo quanto scritto su Milano Finanza, l’istituto starebbe studiando una soluzione a vantaggio dei sottoscrittori del prestito convertendo, con l’obiettivo di evitare la class action. In particolare, la banca potrebbe emettere un bond dedicato della durata di 5 anni con un rendimento nell’ordine del 12%.

Discreto avvio per i petroliferi. Eni registra un progresso dello 0,41% a 17,24 euro. Il numero uno del Cane a sei zampe, Paolo Scaroni, ha ribadito che il gruppo è pronto a cedere la quota detenuta in Snam (-0,74%), pari al 52,5% del capitale. Nell’operazione potrebbe intervenire la Cassa Depositi e Prestiti. Con questa operazione Eni dimezzerebbe i debiti e potrebbe staccare un extra dividendo. Lo stesso Scaroni ha segnalato che la produzione di petrolio in Libia è tornata ai livelli precedenti l’inizio della rivoluzione civile nel paese. Performance positive anche per Saipem (+0,06% a 35,27 euro) e Tenaris (+0,91% a 15,5 euro). Segno più per Saras (+0,9% a 1,014 euro) ed Erg (+2,28% a 8,54 euro).
Terna registra un ribasso dello 0,96% a 2,692 euro. S&P ha ridotto di un livello il rating di lungo termine della società, portandolo da "A" ad "A-" ed il rating di breve termine da "A-1" a "A-2". Il rating di Terna rimane sotto osservazione con possibili implicazioni negative.

Stm recupera lo 0,98% a 5,66 euro. In serata, dopo la chiusura di Wall Street, il gruppo italofrancese comunicherà i risultati finanziari del quarto trimestre.

Buzzi Unicem sale dello 0,24% a 8,185 euro. Secondo quanto scritto su Affari&Finanza, l’inserto del lunedì del quotidiano La Repubblica, la società dovrebbe aver chiuso il 2011 con ricavi in aumento del 2% a oltre 2,7 miliardi di euro, mentre l’utile netto dovrebbe essersi attestato a 70 milioni. Per l’esercizio in corso sono previsti ricavi per 2,8 miliardi di euro e un margine operativo  lordo di 440 milioni.

Nice è sospesa per eccesso di rialzo dopo aver registrato un progresso teorico del 10,3%. La società ha chiuso il 2011 con ricavi per circa 229 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto al risultato ottenuto nell'esercizio precedente.
YOOX recupera lo 0,66% a 9,22 euro. Milano Finanza ha intervistato il numero uno dell’azienda, Federico Marchetti. Il manager ha segnalato che gli Stati Uniti sono diventati il primo mercato della società, anche se l’obiettivo è quello di rafforzare la presenza in Cina, mercato che diventerà strategico in un’ottica di lungo termine.

La Juventus registra un progresso del 2,92% a 0,1588 euro. Oggi vengono riofferti i diritti inoptati dell’aumento di capitale. Intanto, con la vittoria per 2 a 0 in casa dell’Atalanta, la squadra bianconera si è laureata campione di inverno con un punto di vantaggio su Milan.
Cell Therapeutics è sospesa per eccesso di rialzo dopo aver segnato un progresso teorico del 14,8%.
MolMed guadagna il 2,01% a 0,4559 euro. Secondo quanto scritto su Milano Finanza, la società biotech non avrebbe necessità di alcun aumento di capitale, in quanto a fine settembre poteva contare su disponibilità di cassa per 45,3 milioni di euro, da utilizzare per finanziare gli studi dei farmaci.

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