UniCredit, i dettagli sull'esposizione in Russia
Ragionando su uno scenario estremo, secondo UniCredit l'impatto sul CET1 ratio dell'istituto a fine 2021 sarebbe di circa 200 punti base. Confermata la distribuzione del dividendo
di Redazione Soldionline 9 mar 2022 ore 07:10UniCredit ha fornito un aggiornamento sull'esposizione dell'istituto in Russia.
Nel dettaglio, UniCredit Bank Russia ha una posizione creditoria autofinanziata di 7,8 miliardi di euro a fine 2021, RWA (attività ponderate per il rischio) di 9,4 miliardi di euro e un patrimonio netto di 2,5 miliardi di euro. Al netto delle coperture sui cambi, l'esposizione diretta a UniCredit Bank Russia si riduce a circa 1,9 miliardi di euro.
UniCredit ha precisato che l'esposizione cross border nei confronti di clientela russa è attualmente pari a circa 4,5 miliardi di euro (al netto delle garanzie di circa un miliardo di euro da parte di export agencies pubbliche non russe) e rappresenta circa 3 miliardi di euro di RWA. L'esposizione è quasi interamente verso le principali multinazionali russe, per lo più in euro e dollari, con contratti regolati da leggi internazionali e soggetti a tribunali internazionali. Le controparti impattate dalle sanzioni rappresentano meno del 5% della espozione cross border complessiva.
L'esposizione mark-to-market in derivati verso le banche russe è di circa 300 milioni di euro, al netto del collaterale. Di conseguenza, la massima perdita potenziale nel caso in cui il valore del rublo si approssimi allo zero è di circa un miliardo di euro.
Ragionando su uno scenario estremo, vale a dire nel caso in cui la totalità della massima esposizione non possa essere recuperata e venga azzerata, secondo UniCredit l'impatto sul CET1 ratio dell'istituto a fine 2021 (15,03%, che sconta il dividendo maturato nel 2021 per 1,2 miliardi di euro) sarebbe di circa 200 punti base.
Di conseguenza, il management della banca ha deciso di confermare il dividendo in contanti relativo all'esercizio 2021 di 1,2 miliardi di euro, mantenendo un CET1 ratio superiore al 13% anche nello scenario peggiore.
Inoltre, i vertici di UniCredit hanno confermato l'intenzione di eseguire il riacquisto di azioni fino all'importo precedentemente concordato di 2,58 miliardi di euro, sotto la condizione che il CET1 proforma di fine anno 2021 rimanga superiore al 13%. Un impatto finale sul capitale delle esposizioni russe inferiore a 200 punti base permetterà di utilizzare fino a un importo equivalente per il riacquisto di azioni.
Il target CET1 capital ratio di UniCredit si mantiene all’interno dell'intervallo del 12,5-13%.