Unicredit (+5,5%) guida il rialzo delle banche
di Edoardo Fagnani 17 mar 2014 ore 17:50 Le news sul tuo SmartphoneOttima giornata per Unicredit (+5,52% a 6,5 euro). Secondo quanto scritto sul Financial Times l’istituto guidato da Federico Ghizzoni potrebbe quotare in borsa la controllata Pioneer all’inizio del 2015. Il collocamento potrebbe portare nelle casse della banca una cifra compresa tra i 2 e i 3 miliardi di euro. Intanto, gli analisti di RBC hanno incrementato da 5,4 euro a 5,8 euro il prezzo obiettivo su Unicredit, confermando il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Anche Banca IMI ha aumentato il prezzo obiettivo sull’istituto, portandolo da 6 euro a 7,18 euro, in seguito al miglioramento della stima sull’utile netto per l’esercizio in corso. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.
Performance positive anche per la Popolare di Milano (+2,76% a 0,69 euro) e per il Monte dei Paschi di Siena (+3,41% a 0,2395 euro), dopo i forti rialzi registrati la scorsa settimana. Dalle comunicazioni giornaliere fornite dalla Consob si apprende che Marshall Wace ha incrementato la posizione “short” sulla Popolare di Milano, portandola dall’1,75% all’1,95%.
Il Banco Popolare è salito dell’1,74% a 17,59 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 7 marzo Goldman Sachs è diventato uno dei maggiori azionisti dell’istituto con una quota del 2,116% del capitale. La stessa Consob ha comunicato che dal 10 marzo anche Norges Bank figura tra i maggiori soci del Banco Popolare. La quota detenuta dall’istituto norvegese è pari al 2,346% del capitale.
Banca Finnat è balzata del 21,4% a 0,541 euro. Dopo la diffusione dei dati di bilancio gli analisti di Banca IMI hanno alzato da 0,5 euro a 0,56 euro il target price sull’istituto, in seguito alla revisione del modello di valutazione della banca. Gli esperti hanno anche migliorato il giudizio e ora consigliano l’acquisto delle azioni.
Il Credem è salito del 3,11% a 6,805 euro. Nel corso della conference call a commento dei risultati di bilancio, il numero uno dell’istituto, Adolfo Bizocchi, ha precisato che la banca non ha necessità di procedere con un aumento di capitale. Il manager ha aggiunto che il focus sarà sulla crescita per linee esterne, escludendo l’ipotesi di procedere con acquisizioni. Intanto, Deutsche Bank ha aumentato da 6 euro a 6,6 euro il prezzo obiettivo sull’istituto emiliano. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Hold” (mantenere).
In rosso, invece, Banca Carige che ha perso l’1,23% a 0,563 euro. Dalle comunicazioni di Internal Dealing diffuse da Borsa Italiana si apprende che nel mese di febbraio la Fondazione Carige ha venduto 19,24 milioni di azioni di Banca Carige (0,88% del capitale) a prezzi compresi tra gli 0,3974 euro e gli 0,48626 euro. L’ente, che è azionista di riferimento dell’istituto ligure, ha incassato 8,19 milioni di euro. Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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