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Una serie di downgrade per Diasorin

Non è stato un inizio d’anno positivo per Diasorin. Il gruppo della diagnostica in vitro registra da inizio anno un passivo superiore al 6%, in un anno apertosi in modo decisamente positivo per le borse europee

di Mauro Introzzi 11 gen 2013 ore 15:14
Non è stato un inizio d’anno positivo per Diasorin. Il gruppo della diagnostica in vitro registra da inizio anno un passivo superiore al 6%, in un anno apertosi in modo decisamente positivo per le borse europee e per Piazza Affari, con i principali indici (Ftse Mib e Ftse All Share) in rialzo di una quota di poco superiore al 7%.

Alla base del momento difficile del titolo una serie di bocciature arrivate in questi giorni. In ordine cronologico le prime banche d’affari a modificare il loro giudizio sono state Intermonte e Mediobanca.
La prima ha tagliato la raccomandazione da “outperform” (sovrappesare) a “neutrale”, con un target price confermato a 30 euro. Gli esperti di Intermonte hanno indicato di aver rivisto le stime “per includere l'effetto di trascinamento della riduzione dei prezzi sui test di Vitamina D effettuata nel corso del 2012 e gli investimenti iniziali di set-up della struttura di diagnostica molecolare”. Le ultime performance positive, poi, avrebbero portato la società ad essere correttamente valutata.

Medesima action, sui giudizi, anche da Mediobanca,
che ha portato la sua valutazione da 31 a 29,5 euro. Anche per Piazzetta Cuccia il titolo tratta in linea con i concorrenti e non ci sarebbero prospettive di crescita nei corsi azionari.

Oggi è stata la volta di Equita Sim, che ha tagliato il rating a “hold” (mantenere) dal precedente “buy” (acquistare),
confermando il target price a 30,5 euro. La banca d’affari ha abbassato le stime sugli utili per azione per il biennio 2013-2014 per incorporare i costi dell’avvio dell’attività della diagnostica molecolare.
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