NAVIGA IL SITO

Una giornata incerta per Piazza Affari: ancora in rosso Telecom

Fitch hanno tagliato di un livello il rating sul debito a lungo termine della compagnia telefonica, portandolo da “BBB” a “BBB-”. Vendite anche su IntesaSanpaolo e Parmalat

di Edoardo Fagnani 5 ago 2013 ore 17:51

Avvio di settimana all’insegna dell’incertezza per Piazza Affari e per le principali borse europee. Ancora in difficoltà Telecom Italia, penalizzata dalla decisione di Fitch di tagliare il rating sul debito. Vendite anche su IntesaSanpaolo e Parmalat. Chiusura positiva, invece, per Mediaset e STM.
Il FTSEMib ha perso lo 0,13% a 16.757 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha registrato un minimo ribasso dello 0,08% a 17.839 punti. In progresso, invece, il FTSE Italia Mid Cap (+0,64%) e il FTSE Italia Star (+1,4%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,24 miliardi di euro, rispetto agli 1,9 miliardi di venerdì. Su 312 titoli trattati, 161 hanno terminato la giornata in rialzo, mentre le performance negative sono state 136. Invariate le rimanenti 15 azioni.
L’euro resta poco sotto gli 1,33 dollari. L’oro è sceso sotto i 1.300 dollari.

CONSULTA tutte le quotazioni dei titoli del FTSE MIB

Telecom Italia ha perso il 2,2% a 0,48 euro, dopo il pesante ribasso subito nella seduta di venerdì. Secondo quanto riportato da alcune agenzie stampa, il colosso britannico Vodafone avrebbe avviato una causa contro la compagnia italiana per abuso di posizione dominante. Vodafone avrebbe presentato una richiesta di danni per un ammontare di un miliardo di euro. Telecom Italia ha rispedito al mittente le accuse. Intanto, gli analisti di Fitch hanno tagliato di un livello il rating sul debito a lungo termine di Telecom Italia, portandolo da “BBB” a “BBB-”, in seguito al peggioramento delle condizioni del mercato domestico. Le prospettive sul rating per i prossimi trimestri restano negative. Inoltre, gli analisti di Equita sim hanno tagliato a 0,6 euro il prezzo obiettivo su Telecom Italia, in seguito alla revisione delle stime per i prossimi trimestri. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Indicazione simile da Kepler Cheuvreux, che ha limato da 0,85 euro a 0,8 euro il prezzo obiettivo sulla compagnia telefonica, anche se ha ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni.

In generale ribasso i bancari.
IntesaSanpaolo è scesa dell’1,12% a 1,414 euro. Gli analisti di S&P Equity hanno ridotto la stima sull’utile per azione dell’istituto per l’esercizio in corso, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Gli esperti hanno ribadito il giudizio “Hold” (mantenere). Barclays, invece, ha sforbiciato a 1,2 euro il prezzo obiettivo su IntesaSanpaolo, confermando il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). Exane, invece, ha incrementato da 1,4 euro a 1,5 euro il prezzo obiettivo sull’istituto in seguito alla revisione dei parametri di valutazione. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”.
Performance peggiore per Banca Carige (-6,01% a 0,4004 euro). L’istituto ha comunicato che sono pervenute le dimissioni dei consiglieri Philippe Marie Michel Garsuault e Philippe Wattecamps. Di conseguenza, risulta dimissionaria la maggioranza degli amministratori dell'istituto.
Mediobanca ha ceduto lo 0,66% a 4,802 euro. Secondo quanto scritto su il Sole24Ore di domenica, l’istituto di Piazzetta Cuccia dovrebbe aver chiuso l’esercizio 2012/2013 con una perdita netta di 200 milioni di euro. Mediobanca comunicherà i risultati dell’esercizio il 17 settembre. Il quotidiano finanziario ha riportato anche gli obiettivi per il 2016. In quell’esercizio l’istituto dovrebbe portare i ricavi bancari a 2,1 miliardi di euro, mentre il ROE dovrebbe collocarsi tra il 10% e l’11%.
Segno meno anche per il Monte dei Paschi di Siena. Il titolo della banca toscana è sceso dell’1,18% a 0,201 euro.
Unicredit ha registrato un ribasso dello 0,86% a 4,166 euro.
Azimut è salita del 2,05% a 17,4 euro. Nel mese di luglio 2013 la compagnia ha registrato una raccolta totale positiva per 193 milioni di euro, portando la raccolta totale del primo semestre a 1,69 miliardi.


Hanno prevalso gli acquisti sui petroliferi. Ha fatto eccezione Eni che ha perso lo 0,52% a 17,17 euro. In rialzo Tenaris (+0,84% a 16,82 euro). Dopo la diffusione dei risultati trimestrali, NatIxis ha incrementato da 14,5 euro a 16 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Performance positiva anche per Saipem (+0,61% a 16,39 euro). Segno più per Saras (+0,6% a 0,9155 euro) ed Erg (+0,13% a 7,53 euro).
Enel Green Power ha registrato una minima flessione dello 0,06% a 1,689 euro. La controllata cilena ha siglato un contratto di finanziamento quinquennale per un ammontare di 100 milioni di dollari. Queste risorse serviranno per finanziare gli investimenti in programma nei prossimi anni in Cile.

Qualche spunto tra gli editoriali.
Mediaset è balzata del 4% a 3,434 euro. Deutsche Bank ha migliorato il giudizio sul gruppo del Biscione e ora consiglia l’acquisto delle azioni, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 4,5 euro.
RcsMediagroup ha subito un ribasso dell’1,34% a 1,256 euro. Nel week-end la stampa ha riportato la notizia che Urbano Cairo è stato ascoltato dalla Consob, in merito all’operazione con cui l’imprenditore ha rilevato il 2,84% della società editoriale.

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione spicca il ribasso di Parmalat che ha perso il 3,68% a 2,512 euro, dopo uno stop per eccesso di ribasso in avvio di giornata. L’azionista francese Lactalis ha definito “prive di fondamento” le indiscrezioni relative a un possibile delisting del gruppo di Collecchio da Piazza Affari.
STM è salita dello 0,53% a 6,585 euro. Il gruppo italofrancese ed Ericsson hanno annunciato la chiusura della transazione per l'assegnazione dei principali rami d'azienda di ST-Ericsson. Le due società hanno dato seguito all'annuncio del 18 marzo 2013 sull'opzione strategica prescelta per il futuro della joint-venture.
Salvatore Ferragamo ha ceduto lo 0,39% a 25,5 euro. Il Credit Suisse ha limato da 25 euro a 24 euro il prezzo obiettivo sulla società del lusso, in quanto non prevede un miglioramento delle stime nei prossimi mesi. Gli esperti hanno anche peggiorato da “Neutrale” ad “Underperform” (farà peggio del mercato) il rating.
Prysmian ha recuperato l’1,36% a 17,13 euro. Jp Morgan ha incrementato da 16,5 euro a 19,5 euro il prezzo obiettivo sulla società, dopo la diffusione dei risultati semestrali. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Overweight” (sovrappesare).
Buzzi Unicem è scesa dello 0,53% a 11,17 euro. Dopo la diffusione dei risultati semestrali Mediobanca ha tagliato a 11,2 euro a 10 euro il prezzo obiettivo sulla società. Indicazione simile da Jefferies, che ha limato da 14 euro a 13,5 euro il target price. Tuttavia gli esperti hanno confermato l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha sforbiciato a 10 euro il prezzo obiettivo. Gli esperti hanno confermato l’indicazione di ridurre l’esposizione del titolo in portafoglio. Bocciatura completa, invece, da NatIxis, che ha tagliato da 14 euro a 11 euro per azione la valutazione su Buzzi Unicem e ha peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il giudizio. Sulla stessa lunghezza d’onda banca Akros, che ha sforbiciato da 13 euro a 12 euro il target price sulla società e ha peggiorato a “Hold” (mantenere) il giudizio.
Diasorin ha registrato un rialzo dell’1,75% a 32,64 euro. Kepler Cheuvreux ha peggiorato il giudizio sulla società di diagnostica, portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere). Tuttavia, gli esperti hanno incrementato da 29 euro a 33 euro il target price.
Pirelli ha ceduto lo 0,3% a 10,02 euro. In giornata si sono riuniti i vertici del gruppo della Bicocca per l’esame dei risultati del primo semestre del 2013.

Al segmento STAR in evidenza Interpump (+2,72% a 7,75 euro). Dopo la diffusione dei risultati semestrali Citigroup ha incrementato da 7,8 euro a 8,5 euro il prezzo obiettivo sulla società. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Sulla stessa lunghezza d’onda Banca Aletti e Banca Akros che hanno aumentato 8,7 euro il target price su Interpump.

Spicca il balzo di Valsoia, che ha terminato la giornata con un progresso dell’11,5% a 4,94 euro, dopo la diffusione dei risultati semestrali. La società ha chiuso i primi sei mesi del 2013 con un utile netto quasi triplicato.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.