NAVIGA IL SITO

UBI Banca, i conti dei primi 9 mesi del 2018

UBI Banca ha chiuso i primi 9 mesi del 2018 con il miglior utile degli ultimi 10 anni. Confermata la previsione di realizzare una operazione di cessione di sofferenze entro fine 2018/inizio 2019

di Mauro Introzzi 7 nov 2018 ore 08:41

ubibanca-logoUBI Banca ha chiuso i primi 9 mesi del 2018 con un utile pari a 260,6 milioni di euro, si tratta del miglior risultato degli ultimi 10 anni. Il gruppo ha confermato la previsione di realizzare una operazione di cessione di sofferenze entro fine 2018/inizio 2019.

 

UBI BANCA, I CONTI DEI PRIMI 9 MESI DEL 2018

Nel confronto tra i risultati consolidati dell'istituto va premesso che i conti di UBI Banca includono, a partire da aprile 2017, le 3 banche recentemente acquisite. Così, a causa della differenza di perimetro, il raffronto dei primi 9 mesi del 2018 con l’analogo periodo del 2017 è poco significativo.

UBI Banca ha registrato nel periodo un margine di interesse pari a 1,41 miliardi di dollari, in crescita dagli 1,16 miliardi riesposti del 2017. In rialzo, ma meno marcato, anche le commissioni, salite a 1,19 miliardi dagli 1,15 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Margine di intermediazione a 2,61 miliardi (dai 2,52 miliardi riesposti di 12 mesi prima.

I 9 mesi 2018 si sono quindi chiusi con un utile, al netto delle poste non ricorrenti, pari a 260,6 milioni, in crescita rispetto ai 167,3 milioni riesposti dei primi 9 mesi del 2017. Si tratta del miglior risultato degli ultimi 10 anni. Utile netto contabile a 210,5 milioni, dagli 86,2 milioni nei primi 9 mesi del 2017 (al netto di 616,2 milioni di capital gain derivante dall’acquisizione delle 3 banche).


UBI BANCA, AGGREGATI PATRIMONIALI A FINE SETTEMBRE 2018

Al 30 settembre 2018, i crediti netti verso la clientela si attestavano complessivamente a 89,6 miliardi, rispetto ai 91,3 del di fine giugno e ai 91 di inizio 2018.

Sempre a fine settembre i crediti deteriorati netti risultano in costante contrazione, passando a 6,37 miliardi dai 7,14 miliardi del 30 giugno 2018 e dai 7,45 miliardi di inizio 2018 (rispettivamente -10,8% vs giugno 2018 e -14,5% vs al valore di inizio anno).

L’incidenza dei crediti deteriorati netti sul totale dei crediti netti passa al 7,11% dal 7,82% del 30 giugno 2018 (era l’8,19% a inizio 2018).

 

UBI BANCA, RATIO PATRIMONIALI A FINE SETTEMBRE 2018

A fine settembre il Common Equity Tier 1 (CET1) di gruppo si attestava all’11,79% phased in (ben al di sopra del requisito SREP per il 2018, pari all’8,625%) e all’11,42% fully loaded, risultando invariato rispetto a giugno 2018.

Alla fine dei primi 9 mesi dell’anno, il Total Capital Ratio del Gruppo ammontava al 14,25% phased in (era il 14,13% a fine giugno 2018) e al 13,89% fully loaded (era il 13,77% al 30 giugno 2018).

Infine, a fine settembre 2018 il leverage ratio del gruppo si attesta al 5,35% phased-in e al 5,17% fully loaded.

 

UBI BANCA, TITOLI DI STATO ITALIANI A FINE SETTEMBRE 2018

Secondo quanto scritto nel comunicato di commento della trimestrale a fine settembre UBI Banca aveva in portafoglio titoli di stato italiani per un ammontare di 9,3 miliardi di euro, in calo rispetto agli 11,4 miliardi di inizio anno.

 

UBI BANCA, OUTLOOK PER I PROSSIMI MESI

Data la situazione di incertezza sui mercati, l'evoluzione del margine di interesse nell'ultimo trimestre del 2018 dipenderà dall’esito della politica di repricing degli impieghi alla clientela e dall'evoluzione del costo del funding a medio-lungo termine.

Si prevede che le commissioni nette beneficino della consueta e positiva stagionalità che caratterizza l'ultima parte dell'esercizio.

Si conferma l'obiettivo di contenimento degli oneri operativi, in anticipo rispetto alle previsioni di Piano Industriale.

Si prevede di mantenere il trend di riduzione del costo del credito rispetto al 2017.

Infine, UBI Banca conferma la previsione di realizzare una operazione di cessione di sofferenze (senza cartolarizzazione) entro fine 2018/inizio 2019.

Tutte le ultime su: ubi banca , terzo trimestre 2018
Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.