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Tornano le vendite sulle Borse

Vendite sui bancari: male IntesaSanpaolo e Unicredit. Seduta nervosa per la galassia Ligresti. Spiccano le ottime performance registrate da Mediaset e da Fiat

di Edoardo Fagnani 4 lug 2012 ore 17:53

Piazza Affari e le principali borse europee in generale flessione, dopo i rialzi messi a segno nelle ultime sedute. Vendite sui bancari: male IntesaSanpaolo e Unicredit. Seduta nervosa per la galassia Ligresti. Spiccano le ottime performance registrate da Mediaset e da Fiat. Oggi Wall Street è rimasta chiusa in occasione delle celebrazioni dell’Independence day.
Il FTSEMib ha lasciato sul terreno lo 0,78% a 14.381 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha terminato la seduta con un calo dello 0,72% a 15.340 punti. Segno più, invece, per il FTSE Italia Mid Cap (+0,05%) e il FTSE Italia Star (+0,34%). Nella giornata odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,43 miliardi di euro, rispetto agli 1,78 miliardi di ieri. Su 309 titoli trattati, 155 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 140. Invariate le rimanenti 14 azioni.
L’euro è sceso a 1,25 dollari. L’oro vale 1.620 dollari.

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Vendite sui bancari
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IntesaSanpaolo ha subito una flessione del 3,11% a 1,092 euro. L’istituto ha lanciato un’emissione obbligazionaria triennale per un ammontare di un miliardo di euro, con l’obiettivo di ottimizzare la gestione di tesoreria. Il rendimento a scadenza è pari al 4,994% annuo. Il saggio totale per l’investitore è pari al tasso mid swap, maggiorato di 410 punti base.
Unicredit è scesa dell’1,72% a 2,964 euro.
Ribassi superiori al 2% per il Banco Popolare (-2,29%), la Popolare di Milano (-2,91%) e Mediobanca (-2,01%).
Azimut ha perso il 2,76% a 8,1 euro. La Consob ha comunicato che il 22 giugno UBS ha ridotto la partecipazione detenuta nel capitale della compagnia, portandola da 3,626% all’1,999%. Stessa decisione da Norges Bank, che il 27 giugno ha ridotto all’1,988% la quota detenuta in Azimut.

Seduta nervosa per la galassia Ligresti. Fondiaria-SAI è salita dell’1,43% a 88,45 euro, mentre Milano Assicurazioni ha recuperato il 2,24% a 0,2779 euro.
Unipol ha ceduto lo 0,16% a 18,38 euro. Secondo quanto scritto su Il Sole24Ore il consorzio bancario che garantirà l’aumento di capitale della compagnia ha dato parere positivo ai conti del gruppo. In particolare, le banche avrebbero segnalato che le riserve sarebbero migliori di quelle di Fondiaria-SAI.
Generali è scesa il 2,07% a 10,42 euro. La compagnia ha perfezionato un'emissione obbligazionaria subordinata trentennale per un importo complessivo di 750 milioni di euro, rivolta ad investitori istituzionali. La cedola è stata fissata al 10,125%. Intanto, gli analisti di ING hanno tagliato il prezzo obiettivo su Generali, portandolo da 12 euro a 9,5 euro. Ora gli esperti consigliano la vendita delle azioni.

Hanno prevalso le vendite sui petroliferi. Eni ha registrato una flessione dell’1,25% a 17,35 euro. Segno meno anche per Saipem (-0,52% a 36,1 euro) e Tenaris (-0,21% a 14,52 euro). Andamento contrastato per Erg (-0,58% a 5,18 euro) e Saras (+5,89% a 0,845 euro).
Snam ha guadagnato lo 0,41% a 3,462 euro. Secondo quanto riportato da alcune agenzie, la società avrebbe emesso un prestito obbligazionario con scadenza a 4 anni, destinato a investitori istituzionali. Le prime indicazioni segnalano un rendimento pari al tasso mid-swap corrispondente, maggiorato di 340 punti base.


Tra gli editoriali, in evidenza Mediaset che è balzata del 5,56% a 1,463 euro. Gli analisti di Banca Akros hanno tagliato da 1,9 euro a 1,5 euro il prezzo obiettivo sul gruppo del Biscione, in seguito alla riduzione delle stime sulla raccolta pubblicitaria per il triennio 2012/2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Neutrale”, precisando che l’azienda dovrà risolvere il nodo relativo alla divisione Premium.
Gli stessi analisti di Banca Akros hanno tagliato da 1,15 euro a 0,8 euro il prezzo obiettivo su Gruppo l’Espresso (+2,57% a 0,6195 euro), in seguito alla riduzione delle stime sui ricavi e sulla redditività per il triennio 2012/2014. Tuttavia, gli analisti hanno confermato l’indicazione di accumulare le azioni in portafoglio.

Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, in evidenza Fiat che ha recuperato il 4,79% a 4,328 euro. I principali quotidiani hanno riportato le dichiarazioni del numero uno, Sergio Marchionne, dopo i dati deludenti sulle immatricolazioni di automobili in Italia a giugno. Il manager ritiene che, con un mercato italiano che viaggia su un numero di 1,4 milioni di vetture vendute all’anno, uno degli stabilimenti del gruppo andrebbe chiuso. Intanto, gli analisti di Mediobanca hanno sforbiciato il target price di Fiat, portandolo da 7 euro a 6 euro. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato).
Parmalat è salita dello 0,07% a 1,51 euro. Il gruppo di Collecchio ha completato l'acquisizione dal gruppo Lactalis delle società Lactalis American Group, Lactalis do Brazil - Comercio, Importaçao e Exportaçao de Laticinios e Lactalis Alimentos Mexico Sociedad de Responsabilitad Limitada, mediante il pagamento del prezzo di 904 milioni dollari e la sottoscrizione di tutti i contratti commerciali connessi all'acquisizione. Gli esperti di Cheuvreux considerano troppo costosa questa acquisizione e hanno deciso di ridurre da 1,75 euro a 1,6 euro il prezzo obiettivo su Parmalat. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato).
Prysmian ha ceduto lo 0,73% a 12,28 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 29 giugno Oppenheimerfunds è diventato uno dei maggiori azionisti della società con una partecipazione del 2,001% del capitale.

Qualche spunto tra le società a media capitalizzazione. Gemina ha registrato un balzo del 4,5% a 0,627 euro. Aelia (Gruppo Lagardère Services) ha presentato la migliore offerta per la controllata ADR Retail, per un ammontare di 229,4 milioni di euro.
Sorin è salita dello 0,35% a 1,714 euro. La Consob ha comunicato che il 27 giugno Zadig Gestion (Luxemburg) ha incrementato la partecipazione detenuta nella società biomedicale, portandola dal 2,046% al 3,014% del capitale.

Al segmento STAR, in evidenza Sogefi (+4,06% a 1,998 euro). La società ha consolidato la propria presenza in India con l’avvio di un nuovo stabilimento di componenti per sospensioni nell’area di Pune e con il raddoppio dell’impianto per la produzione di sistemi di filtrazione nella zona di Bangalore.
YOOX ha ceduto lo 0,45% a 11,03 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che il 22 giugno Balderton Capital EU Holding ha ridotto al 7,72% la partecipazione detenuta nel capitale dell’azienda.

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