Titoli bancari: buone opportunità per chi è alla ricerca di prezzi scontati
Secondo Lemanik “i titoli bancari hanno un peso significativo a Piazza Affari e rappresentano circa un terzo del Ftse Mib. Ma il settore è così volatile che può offrire anche buone opportunità per chi è alla ricerca di prezzi scontati”
di Redazione Soldionline 9 lug 2013 ore 11:24
Articolo a cura di Lemanik Asset Management SA
Secondo Lemanik “i titoli bancari hanno un peso significativo a Piazza Affari e rappresentano circa un terzo del Ftse Mib. Ma il settore è così volatile che può offrire anche buone opportunità per chi è alla ricerca di prezzi scontati”.
In generale è sempre meglio rivolgersi ai grandi gruppi, istituti che hanno le spalle più grosse per sopportare la congiuntura e i capricci dei mercati. I gestori di Lemanik, infatti, ritengono che “a questi prezzi (1,2 euro circa), il titolo di Intesa San Paolo è estremamente interessante. La banca, da un punto di vista di patrimoniale, è tra le più capitalizzate e con leva minore in Europa: secondo i criteri di Basilea 3, possiede un “Core capital” già oggi al 10.7% e che secondo le stime potrebbe superare l’11% tra meno di 12 mesi.
Da un punto di vista di dividendi, Intesa distribuirà agli azionisti di risparmio un dividend minimo di 6 centesimi ad azione (5.7% di yield) nel 2014 (a valere sui risultati 2013), mentre dal 2014 in poi, la banca dovrebbe aumentare in maniera sostanziale il proprio payout ratio andando a distribuire fino a 10 centesimi ad azione.”
Per Lemanik, “anche il titolo Unicredit può vantare prezzi molto attraenti (3,6 euro circa): da un punto di vista patrimoniale, in un’ottica Basilea 3, la banca possiede un Core Capital a circa il 9.6%. Tale livello di capitalizzazione è tra i più alti nel panorama europeo e dovrebbe superare il 10% entro i prossimi 12 mesi.
Infine, i gestori Lemanik ritengono Credem miglior banca di medie dimensioni. “Nonostante il contest macroeconomico difficile, Credem è riuscito a tenere il “costo del credito” estremamente sotto controllo, continuando ad avere una redditività estremamente interessante. Da un punto di vista di capitale, la banca è già oltre l’11% di Common Equity Capital secondo le regole di Basilea 3. Il titolo tratta a circa 10 volte gli utili con un dividend yield superior al 3.5% che si prevede in notevole crescita per gli esercizi futuri.”
Secondo Lemanik “i titoli bancari hanno un peso significativo a Piazza Affari e rappresentano circa un terzo del Ftse Mib. Ma il settore è così volatile che può offrire anche buone opportunità per chi è alla ricerca di prezzi scontati”.
In generale è sempre meglio rivolgersi ai grandi gruppi, istituti che hanno le spalle più grosse per sopportare la congiuntura e i capricci dei mercati. I gestori di Lemanik, infatti, ritengono che “a questi prezzi (1,2 euro circa), il titolo di Intesa San Paolo è estremamente interessante. La banca, da un punto di vista di patrimoniale, è tra le più capitalizzate e con leva minore in Europa: secondo i criteri di Basilea 3, possiede un “Core capital” già oggi al 10.7% e che secondo le stime potrebbe superare l’11% tra meno di 12 mesi.
Da un punto di vista di dividendi, Intesa distribuirà agli azionisti di risparmio un dividend minimo di 6 centesimi ad azione (5.7% di yield) nel 2014 (a valere sui risultati 2013), mentre dal 2014 in poi, la banca dovrebbe aumentare in maniera sostanziale il proprio payout ratio andando a distribuire fino a 10 centesimi ad azione.”
Per Lemanik, “anche il titolo Unicredit può vantare prezzi molto attraenti (3,6 euro circa): da un punto di vista patrimoniale, in un’ottica Basilea 3, la banca possiede un Core Capital a circa il 9.6%. Tale livello di capitalizzazione è tra i più alti nel panorama europeo e dovrebbe superare il 10% entro i prossimi 12 mesi.
Infine, i gestori Lemanik ritengono Credem miglior banca di medie dimensioni. “Nonostante il contest macroeconomico difficile, Credem è riuscito a tenere il “costo del credito” estremamente sotto controllo, continuando ad avere una redditività estremamente interessante. Da un punto di vista di capitale, la banca è già oltre l’11% di Common Equity Capital secondo le regole di Basilea 3. Il titolo tratta a circa 10 volte gli utili con un dividend yield superior al 3.5% che si prevede in notevole crescita per gli esercizi futuri.”
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