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Tim, i nodi di debito e tassi ostacolano la rete unica (Il Sole24Ore)

di Redazione Lapenna del Web 23 set 2022 ore 07:20 Le news sul tuo Smartphone

gruppo-timSecondo quanto riporta Andrea Biondi per il Sole24Ore, l'operazione per la creazione della "rete unica" Tim-Open Fiber, si starebbe complicando. Cassa Depositi e Prestiti si trova a dover "riformulare la propria offerta per via di un aumento dei tassi d'interesse causato dall'aumento dell'inflazione e dei costi energetici", generando così discussioni sul debito che dovrà portarsi dietro la Netco.

Biondi sottolinea come "la leva della futura nuova società, che qualche mese fa era stimata intorno a 6,5-7 volte il margine operativo lordo, potrebbe arrivare a solo un moltiplicatore di 5-5,5". L'indebitamento di Tim ammonta a 31 miliardi di debito lordo e 24 miliardi di euro di debito netto, che per il 75% è a tasso fisso. Il buffer di liquidità di 7,9 miliardi di euro copre soltanto le scadenze fino a giugno 2024. "E' chiaramente da vedere come questa variabile debito all’interno della formazione dell’enterprise value possa o meno spostare anche verso la parte bassa delle valutazioni o addirittura spingere più in basso la stessa valutazione" ritiene Biondi.

Per la conclusione dell'operazione è richiesto uno sforzo di sintesi che dovrà avere una prima ricaduta nell’offerta non vincolante e una seconda, decisiva, ricaduta con l’offerta binding. Al momento, sia Tim che Open Fiber sono al lavoro per far sì che l'Antitrust europeo non intralci il loro operato. Tutto questo sempre che si arrivi a una sintesi sul progetto di rete unica che vede Cdp come pivot.

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