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Tesmec stecca la prima

Il prezzo era stato fissato al minimo della forchetta di prezzo (0,7-1,0 euro) indicata in fase di sottoscrizione delle azioni

di Edoardo Fagnani 1 lug 2010 ore 17:06
Esordio decisamente negativo per Tesmec a Piazza Affari, la prima matricola del 2010 sul mercato azionario italiano. La società ha debuttato al segmento STAR con una pesante flessione, scendendo fino a quota 0,6 euro, rispetto al valore di collocamento di 0,7 euro. Il prezzo era stato fissato al minimo della forchetta di prezzo (0,7-1,0 euro) indicata in fase di sottoscrizione delle azioni. I volumi sono stati elevati, con circa 10 milioni di titoli passati di mano.

Il collocamento di Tesmec è stato completamente coperto. La società ha comunicato che nel corso dell’offerta sono arrivate richieste per oltre 61,2 milioni di azioni, in rapporto a un’offerta finale di 58,52 milioni di titoli.
Gli investitori istituzionali hanno presentato richieste per oltre 52,1 milioni di titoli. Di queste, 22,5 milioni sono arrivate da 24 investitori esteri, mentre le restanti richieste per 29,6 milioni sono state effettuate da 25 investitori qualificati italiani. Tesmec ha assegnato agli investitori istituzionali poco meno di 49,4 milioni di azioni.
I piccoli risparmiatori hanno richiesto complessivamente 9,13 milioni di titoli, una quota superiore alle 5,32 milioni di azioni riservate in fase di sottoscrizione. La domanda è stata completamente soddisfatta, attraverso l’assegnazione di 5,17 milioni di azioni per i soggetti che hanno richiesto il lotto minimo e le restanti 3,96 milioni di azioni per i richiedenti del lotto minimo maggiorato.

Sulla base del prezzo di collocamento (0,7 euro per azione), la capitalizzazione iniziale di Tesmec è stata pari a circa 75 milioni di euro.
Prendendo in esame i risultati realizzati nel 2009 e la capitalizzazione iniziale, il rapporto tra prezzo e utile netto si attesta poco sopra quota 10. Il rapporto tra Enterprise value (dato dalla somma tra capitalizzazione stimata e indebitamento finanziario netto previsto al momento della quotazione) e margine operativo lordo del 2009 si colloca a circa 7,1, mentre l’Ev/Ebit si attesta a 9. Nel prospetto informativo i vertici di Tesmec hanno confrontato questi numeri con i multipli calcolati per diverse aziende nazionali e internazionali attive nel settore dei macchinari e nei servizi per il comparto energetico. Il p/e medio di queste aziende si attesta intorno a 22,5, mentre l’Ev/Ebitda medio di queste società è pari a 9,5. Tra le società prese come riferimento c’è anche l’italiana Prysmian. Il p/e calcolato per il gruppo nazionale è pari a 11,2, mentre l’Ev/Ebitda è di 6,3. I multipli sono sempre calcolati sulla base dei risultati del 2009.

Di conseguenza, con il collocamento Tesmec è riuscita a raccogliere nuova liquidità per 11,6 milioni di euro, al lordo dei costi di quotazione.
I vertici della società hanno ribadito l’intenzione di utilizzare i proventi principalmente per consolidare la propria posizione nell’ambito dell’innovazione tecnologica, incrementando gli investimenti nell’attività di ricerca e sviluppo finalizzata ad ampliare la gamma prodotti per offrire soluzioni integrate. A questo proposito Tesmec non esclude accordi con partner tecnologici italiani o esteri, anche attraverso l’acquisto di know-how di terzi. Inoltre, la società intende utilizzare una parte dei proventi per proseguire l’espansione geografica nei paesi che presentano le maggiori opportunità in termini di crescita di quote del gruppo o crescita nei mercati specifici ritenuti strategici.

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