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Terna, i target al 2025 e la politica dei dividendi

Nel periodo in esame la società prevede di investire complessivamente 10 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi nell'esercizio in corso

di Redazione Soldionline 24 mar 2022 ore 11:16

terna-logo_1Il consiglio di amministrazione di Terna ha esaminato e approvato l’aggiornamento del piano industriale 2021-2025 “Driving Energy”.

 

Nel periodo in esame la società prevede di investire complessivamente 10 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi nell'esercizio in corso.

In particolare, le attività regolate in Italia continueranno a rappresentare il core business del gruppo. Terna prevede di investire 9,5 miliardi di euro per sviluppare, ammodernare e rafforzare la rete di trasmissione elettrica nazionale. Grazie agli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (RAB) raggiungerà i 22,7 miliardi di euro nel 2025, con un tasso di crescita medio annuo nell’arco di piano pari al 7%. Terna ha anticipato che a fine 2022, la RAB sarà pari a 17,9 miliardi di euro, mentre a fine 2021 il dato si era attestato a 16,9 miliardi di euro. Inoltre, Terna prevede un incremento degli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale, che ammontano complessivamente a 5,6 miliardi di euro.

Le attività non regolate contribuiranno a generare nuove opportunità di business grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e digitali.

In merito alle attività internazionali, a valle del processo di valorizzazione degli asset in Sud America, Terna ha segnalato che proseguiranno le valutazioni strategiche su opportunità che potranno essere sviluppate anche in partnership e che saranno selezionate attraverso processi di valutazione che garantiscano un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale. In particolare, Terna prevede di cogliere nuove opportunità sui mercati con interessanti potenziali di crescita e basso rischio, come quello degli Stati Uniti, nel quale la società potrà mettere a disposizione la sua esperienza e valorizzare le competenze acquisite nella progettazione e gestione delle infrastrutture, in linea con la propria strategia aziendale.

 

Sulla base di questa strategia Terna stima che i ricavi e l'EBITDA nel 2025 possano raggiungere rispettivamente i 3,08 miliardi di euro e i 2,14 miliardi di euro, con una crescita media annua (CAGR) nell’arco di piano di oltre il 4% per i ricavi e di oltre il 3% per l’EBITDA. Terna prevede che le attività non regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del gruppo pari a oltre 450 milioni di euro cumulati nell’arco di piano, a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e rischio.

Nel 2022, Terna prevede che i ricavi crescano a 2,74 miliardi di euro (dai 2,6 miliardi del 2021) e l’EBITDA a 1,9 miliardi di euro (dagli 1,85 miliardi dello scorso anno).

L’utile netto per azione (EPS) dovrebbe raggiungere gli 0,39 euro nel 2022, per salire a 0,45 euro nel 2025, al netto della valorizzazione in corso delle attività internazionali.

 

Per quanto riguarda la politica dei dividendi, dal 2022 al 2023 Terna ha confermato la previsione di un tasso di crescita medio annuo del dividendo per azione (DPS) pari all’8%, rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2021.

Per il biennio 2024-2025, il management ha ribadito la previsione di un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2023.

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