Terna, i target del piano industriale 2021/2025
Il piano prevede una forte accelerazione agli investimenti nelle attività regolate in Italia, che nell’arco di piano ammonteranno a 8,9 miliardi di euro. Terna ha fornito un aggiornamento sulla politica dei dividendi
di Redazione Soldionline 19 nov 2020 ore 13:50Gli argomenti
Terna ha aggiornato il piano industriale, portando il periodo di riferimento al 2021/2025. Il piano prevede una forte accelerazione agli investimenti nelle attività regolate in Italia, che nell’arco di piano ammonteranno a 8,9 miliardi di euro.
Terna ha fornito un aggiornamento sulla politica dei dividendi che sarà adottata nei prossimi esercizi.
Terna, le linee strategiche al 2025
Le fondamenta su cui si basa il nuovo piano sono gli investimenti sostenibili nella rete di trasmissione nazionale, finalizzati all’integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili e all’incremento della sicurezza e resilienza del sistema.
Le attività regolate in Italia continuano a rappresentare il core business del gruppo. Grazie a tutti gli investimenti previsti, il valore degli asset regolati (RAB) raggiungerà i 21,8 miliardi di euro nel 2025, con un tasso di crescita medio annuo nell’arco di piano pari al 6%, in forte crescita rispetto al piano precedente. A fine 2021 la RAB sarà pari a 16,7 miliardi di euro, mentre a fine 2020 il dato è previsto si attesti a 16,1 miliardi di euro.
Le attività non regolate saranno volte a sviluppare soluzioni tecnologiche innovative e digitali a supporto della transizione energetica, in piena coerenza con il core business del gruppo. Terna prevede che le attività non regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del gruppo pari a circa 450 milioni di euro cumulati nell’arco di piano, a fronte di un limitato impegno in termini di investimenti e rischio.
Per quanto riguarda le attività internazionali, Terna è oggi attiva in alcuni paesi dell’America Latina, dove punta a mantenere la sua presenza con l’obiettivo di valorizzare le proprie competenze e incrementare il know how nelle reti internazionali ad alta e altissima tensione. Il management si aspetta che, complessivamente, le attività internazionali apporteranno al gruppo un contributo cumulato in termini di EBITDA superiore a 200 milioni di euro nel periodo di piano.
Piano Terna al 2025: investimenti
Gli investimenti complessivi di gruppo nel periodo 2021-2025 sono stimati a 9,2 miliardi di euro.
In particolare, Terna ha deciso di imprimere una forte accelerazione agli investimenti nelle attività regolate in Italia, che nell’arco di piano ammonteranno a 8,9 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto al piano precedente.
Nel dettaglio, per lo sviluppo della rete elettrica nazionale saranno previsti 5,4 miliardi di euro di investimenti finalizzati a incrementare la capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato risolvendo le congestioni attualmente presenti, a razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese e ad incrementare le interconnessioni con l’estero.
Alle attività di rinnovo ed efficienza degli asset saranno dedicati 2,4 miliardi di euro, destinati principalmente al miglioramento della qualità del servizio e dei processi, nonché allo sviluppo di soluzioni sostenibili della rete elettrica.
Al piano di sicurezza saranno dedicati 1,2 miliardi di euro, destinati principalmente a sostenere gli interventi necessari alla regolazione della tensione e alla stabilità dinamica del sistema elettrico.
Piano Terna al 2025: i target finanziari
A fine piano sono previsti ricavi per 3,04 miliardi di euro e un margine operativo lordo di 2,21 miliardi di euro, con una crescita media annua nell’arco di piano del 4% per entrambi gli indicatori.
Previsto in miglioramento anche l’utile netto di gruppo, stimato a un miliardo di euro, con un utile per azione a 0,49 euro, pari a una crescita media annua nell’arco di piano di oltre il 5%.
Nonostante l’accelerazione degli investimenti, Terna punta a preservare una solida e sostenibile struttura del capitale, anche attraverso eventuali azioni sul fronte del debito, con l’obiettivo di mantenere l’attuale livello di rating, un costo del debito netto pari al 1,3% e un rapporto debito netto / RAB inferiore al 60% nell’arco di piano.
Terna, le stime per il 2021
Nell’ambito del piano industriale per il periodo 2021/2025 i vertici di Terna hanno fornito alcune stime finanziarie per il prossimo esercizio.
La società prevede ricavi per 2,57 miliardi di euro, con un margine operativo lordo di 1,84 miliardi, mentre l’utile per azione è stimato a 0,39 euro.
Gli investimenti complessivi sono previsti a 1,4 miliardi di euro.
Terna, la politica dei dividendi tra il 2021 e il 2025
Terna ha fornito un aggiornamento sulla politica dei dividendi che sarà adottata nei prossimi esercizi.
Dal 2021 al 2023 la società prevede un tasso medio di crescita annua del dividendo per azione pari all’8%, rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2020.
Per gli anni 2024 e 2025 è previsto un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2023.
Terna, ulteriori potenziali sviluppi
Terna rimarrà costantemente attenta a cogliere eventuali nuove opportunità di investimento in Italia, con l’obiettivo di guidare la trasformazione del sistema stesso alla luce della transizione energetica.
In particolare, un ambito potrebbe in particolare riguardare eventuali opportunità di ampliamento del perimetro di attività del Transmission and System Operator. Inoltre, Terna potrebbe essere coinvolta nello sviluppo di sistemi di accumulo elettrico basati sulla tecnologia del pompaggio idraulico in situazioni di fallimento di mercato.
Infine, con l’obiettivo di raggiungere gli sfidanti obiettivi fissati dal PNIEC, che prevedono circa 30 Gigawatt di potenza installata addizionale fotovoltaica al 2030, Terna potrebbe accrescere il proprio ruolo di fornitore “turn-key” di progetti legati allo sviluppo di tale fonte rinnovabile nell’ambito delle attività non regolate.
Nel corso della conference call di presentazione del piano 2021/2025, l'amministratore delegato di Terna, Stefano Donnarumma, ha puntualizzato che l'azienda non ha target di acquisizioni in Italia, mentre potrebbe valutare operazioni straordinarie all'estero.