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Telecom superstar (+7%)!

Piazza Affari ha chiuso con un progresso di un punto percentuale. Grande protagonista della giornata Telecom Italia. In calo lo spread, anche grazie al tutto esaurito dalle aste dei titoli di stato

di Mauro Introzzi 24 feb 2012 ore 17:38

Dopo una giornata passata interamente in rialzo Piazza Affari ha chiuso con un progresso di un punto percentuale. A capitanare i rialzi dei titoli a maggior capitalizzazione c’è stata Telecom Italia, che prima dell’avvio della seduta ha presentato i conti del 2011 e l’aggiornamento del piano industriale al 2014. Bene anche le banche. Debole Generali, che ha diffuso i preliminari sul 2011. Ennesimo balzo per Premafin.
In calo lo spread, anche grazie al tutto esaurito registrato dalle aste dei titoli di stato: il ministero del Tesoro ha collocato con successo 3 miliardi di euro di Ctz e 1,5 miliardi di Btp indicizzati all’inflazione.

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Il FTSEMib ha terminato la seduta con un rialzo dell’1,07% a 16.487 punti, mentre il FTSE Italia All Share ha guadagnato lo 0,93% a 17.500 punti. In progresso anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,32%) e il FTSE Italia Star (+0,72%). Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è sceso a 1,86 miliardi di euro, rispetto ai 2,27 miliardi di ieri. Su 330 titoli trattati, 113 hanno terminato la giornata con un ribasso, mentre le performance positive sono state 194. Stabili le restanti 23 azioni.

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Telecom Italia è salita del sale del 6,9% a 0,8675 euro. Il colosso telefonico ha chiuso il 2011 con ricavi in crescita dell’8,7% a poco meno di 30 miliardi di euro e un margine operativo lordo di 12,24 miliardi, migliorato del 7,3% rispetto all’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto rettificato, alla fine del 2011, era pari a 30,41 miliardi di euro, in calo di 1,05 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2010. Il cda ha deciso che proporrà ai soci la distribuzione di dividendi pari a 900 milioni di euro, 300 in meno rispetto all’ultima distribuzione.
Il gruppo ha poi confermato i suoi obiettivi di crescita organica, che al 2012 vedono ricavi un margine operativo lordo sostanzialmente stabili rispetto al 2011 e una posizione finanziaria netta rettificata a circa 27,5 miliardi di euro. Nel periodo compreso tra il 2012 e il 2014 gli obiettivi prevedono una generazione di cassa (calcolata sottraendo gli investimento al margine operativo lordo) cumulata di oltre 22 miliardi di euro, investimenti industriali cumulati di oltre 15 miliardi di euro e una posizione finanziaria netta rettificata in ulteriore riduzione nel 2013 a circa 25 miliardi di euro e un rapporto posizione finanziaria netta rettificata su margine operativo lordo inferiore a 2 volte a partire dal 2014 in poi.


Bene anche le banche. Gli analisti di Nomura hanno alzato le loro valutazioni su alcuni istituti. I target price su Unicredit (+2,28% a 3,59 euro) e IntesaSanpaolo (+2,83% a 1,489 euro) sono stati portati rispettivamente da 3,7 a 4,6 euro, e da 1,4 a 1,6 euro. Per entrambe il rating è "neutrale". "Neutrale" è anche il giudizio su Banca Monte dei Paschi di Siena (+1,79% a 0,3929 euro), il cui prezzo obiettivo è stato alzato da 0,3 a 0,32 euro, Banca Popolare Emilia Romagna (da 6,3 a 7,4 euro) e Credem (da 3,3 a 3,8 euro).
Nomura ha infine confermato il suo "reduce" (ridurre le posizioni) su Ubi Banca (valutata 3,4 dai precedenti 2,7 euro), Banco Popolare (valutato 1,1 euro dai precedenti 0,8 euro e Popolare Milano (valutata 0,33 euro dai precedenti 0,3 euro).

Debole Generali (-0,49% a 12,25 euro). Il suo consiglio d'amministrazione ha presentato in queste ore i conti preliminari dell'intero 2011. Nell'esercizio i premi lordi complessivi sono stati pari a 69,2 miliardi di euro, in calo del 5,5% rispetto ai 73,2 miliardi di fine 2010. Disaggregando il dato si nota che i premi vita complessivi del Leone di Trieste si sono attestati a 46,4 miliardi di euro, in calo del 9,3% rispetto al 2010. La nota della società evidenzia che "con circa 42 miliardi di premi vita raccolti in Europa, il gruppo si conferma leader nel segmento. Nel segmento danni i premi lordi hanno raggiunto i 22,8 miliardi di euro, in crescita del 3,1% su base annua.

Ancora una super seduta per Premafin (+24,77% a 0,465 euro). Le ultime notizie, che danno la famiglia Ligresti interessata a valutare l'offerta della Sator di Matteo Arpe e Palladio Finanziaria, hanno rimesso le ali alla holding, anche sospesa per eccesso di rialzo.
I creditori Mediobanca e Unicredit, nel frattempo, sostengono in modo convinto il piano già annunciato da Unipol, che vede una maxi fusione per la creazione del secondo polo assicurativo italiano dopo Generali.

Tra i titoli a minor capitalizzazione bene Piaggio (+1,89% a 2,048 euro), oggetto dell’analisi di alcune banche d’affari. Il gruppo di Pontedera ha presentato ieri i conti relativi all’intero 2011.

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Male invece Trevi (-12,02% a 5,27 euro), oggetto di due downgrade. Il titolo della società specializzata nell'ingegneria del sottosuolo è stato bocciato da Mediobanca e da Equita sim. La prima ha abbassato il giudizio a "underperform" (farà peggio del mercato) dal precedente "outperform" (farà meglio del mercato) mentre la seconda l'ha tagliato da "hold" (mantenere) a "reduce" (ridurre le posizioni) Piazzetta cuccia ha tagliato il target price a 5,7 euro dai precedenti 8,5 euro.

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