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Telecom, pesa la svalutazione dell’avviamento. Tagliate le stime

Il semestre di Telecom è stato condizionato dalla svalutazione, di 2,19 miliardi, dell’Avviamento del business Domestico. Debito netto a 28,81 miliardi. Tagliate le stime sul margine operativo lordo

di Mauro Introzzi 2 ago 2013 ore 08:09
Telecom Italia ha archiviato la prima metà dell’anno con ricavi pari a 13,76 miliardi di euro, in calo del 7% rispetto ai 14,79 miliardi del primo semestre 2012. In termini di variazione organica i ricavi consolidati hanno registrato una riduzione del 2,7%.
Il margiine operativo lordo è stato pari a 5,24 miliardi di euro, in calo del 10,6% rispetto al primo semestre 2012, con un’incidenza sui ricavi del 38,1% dal 39,6% del primo semestre 2012. In termini organici il dato avrebbe evidenziato una riduzione del 6,8%.
Il reddito operativo ha invece toccato i 353 milioni di euro, dai 3,2 miliardi di euro della prima metà del 2012. Questa posta risente di una svalutazione, di 2,19 miliardi di euro dell’Avviamento attribuito al business Domestico. Se depuriamo il risultato operativo da questa componente non ordinaria di reddito il dato sarebbe pari a 2,76 miliardi di euro, in calo del 13% rispetto allo stesso periodo del 2012.
L’ultima riga del conto economico evidenzia così un rosso pari a 1,4 miliardi di euro, con una flessione di 2,65 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2012. Escludendo l’impatto negativo della svalutazione dell’avviamento, l’utile del periodo sarebbe positivo per circa 800 milioni di euro.

Nel semestre gli investimenti industriali sono pari a 2,19 miliardi di euro,
in lieve calo rispetto ai 2,27 miliardi di euro del primo semestre 2012.
L’indebitamento finanziario netto rettificato al 30 giugno 2013 era pari a 28,81 miliardi di euro
, in riduzione di 1,5 miliardi di euro rispetto al 30 giugno 2012 e stabile rispetto ai 28,77 miliardi di euro di fine marzo 2012. L’indebitamento finanziario netto contabile è pari a 29,79 miliardi di euro. Il consensus degli analisti stimava un debito netto a 28,68 miliardi di euro.

La nota della società evidenzia che il difficile contesto congiunturale e di mercato, caratterizzato da accesa competizione, nonché l’impatto negativo derivante dagli aspetti regolamentari, nel mercato Domestico, hanno comportato la rivisitazione degli obiettivi della Business Unit Domestic, in particolare per quanto concerne la riduzione attesa del margine operativo lordo per tutto il 2013, con una flessione stimata che passa da “mid-single digit decline” (una flessione a una cifra percentuale media) a “highsingle digit decline” (una flessione a una cifra percentuale alta).
Di conseguenza gli obiettivi legati ai principali indicatori economici e finanziari del Gruppo Telecom Italia, per l’intero anno 2013, già precedentemente comunicati, sono stati così ridefiniti:
-    Ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2012 (confermato rispetto alle precedenti comunicazioni);
-    Riduzione percentuale del margine operativo lordo da “low single digit decline” a “mid-single digit decline”;
-    Posizione finanziaria netta rettificata inferiore a 27 miliardi di euro (confermato rispetto alle precedenti comunicazioni).

Sullo scorporo della rete la nota della società indica che il consiglio di amministrazione ha preso atto che l’autorità garante per le comunicazioni ha concluso positivamente la preistruttoria, verificando i requisiti di affidabilità e serietà dell’iniziativa di societarizzazione, ed ha confermato la volontà di procedere nel progetto di scorporo.

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