Telecom Italia, gli analisti non trovano l'accordo sulla valutazione
Le recenti indicazioni delle banche d’affari che seguono il colosso telefonico evidenziano idee opposte sul trend del titolo nei prossimi mesi a Piazza Affari
di Edoardo Fagnani 16 gen 2014 ore 15:29
Telecom Italia non riesce a mettere d’accordo gli analisti. Le recenti indicazioni delle banche d’affari che seguono il colosso telefonico evidenziano idee opposte sul trend del titolo nei prossimi mesi a Piazza Affari.
Nel dettaglio, nella giornata di oggi gli analisti di Jefferies hanno iniziato la copertura sulla compagnia telefonica con un prezzo obiettivo di 0,74 euro e un giudizio “Hold” (mantenere), in attesa che nei prossimi mesi il management affronti il nodo dell’indebitamento.
Nomura, invece, ha migliorato il rating su Telecom Italia, portandolo da “Reduce” (ridurre) a “Neutrale”, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 0,9 euro. Gli esperti ritengono che la compagnia possa beneficiare di un eventuale consolidamento del settore.
Indicazione simile da Intermonte.
Nei giorni scorsi gli analisti hanno confermato il giudizio “Neutrale” e il target price di 0,75 euro su Telecom Italia. Secondo gli esperti la valutazione di 19-20 miliardi di euro per TIM Brasil, indicata dal socio di minoranza Marco Fossati, sarebbe irrealistica. Gli analisti valutano la controllata brasiliana 10,6 miliardi di euro, applicando il metodo della “somma delle parti” (modalità che prevede un modello di valutazione differente per ogni segmento di attività dell’azienda, per essere sommati al termine dell’analisi).
Giudizio negativo, invece, da UBS.
Nei giorni scorsi la banca svizzera ha ribadito il prezzo obiettivo di 0,34 euro e ha confermato Telecom Italia nella propria lista di titoli da vendere con convinzione. Gli analisti puntano il dito contro l’elevato livello di indebitamento dell’azienda, non adeguatamente coperto dai flussi di cassa generati dall’attività operativa.
Nel dettaglio, nella giornata di oggi gli analisti di Jefferies hanno iniziato la copertura sulla compagnia telefonica con un prezzo obiettivo di 0,74 euro e un giudizio “Hold” (mantenere), in attesa che nei prossimi mesi il management affronti il nodo dell’indebitamento.
Nomura, invece, ha migliorato il rating su Telecom Italia, portandolo da “Reduce” (ridurre) a “Neutrale”, sulla base di un nuovo prezzo obiettivo di 0,9 euro. Gli esperti ritengono che la compagnia possa beneficiare di un eventuale consolidamento del settore.
Indicazione simile da Intermonte.
Nei giorni scorsi gli analisti hanno confermato il giudizio “Neutrale” e il target price di 0,75 euro su Telecom Italia. Secondo gli esperti la valutazione di 19-20 miliardi di euro per TIM Brasil, indicata dal socio di minoranza Marco Fossati, sarebbe irrealistica. Gli analisti valutano la controllata brasiliana 10,6 miliardi di euro, applicando il metodo della “somma delle parti” (modalità che prevede un modello di valutazione differente per ogni segmento di attività dell’azienda, per essere sommati al termine dell’analisi).
Giudizio negativo, invece, da UBS.
Nei giorni scorsi la banca svizzera ha ribadito il prezzo obiettivo di 0,34 euro e ha confermato Telecom Italia nella propria lista di titoli da vendere con convinzione. Gli analisti puntano il dito contro l’elevato livello di indebitamento dell’azienda, non adeguatamente coperto dai flussi di cassa generati dall’attività operativa.
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